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Psichiatria: Rotelli, rinvio firma prassi che domina Trieste – Sanità

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(ANSA) – TRIESTE, 24 MAG – “Il ‘rinvio della firma’ è una
prassi che domina questa città e amministrazione pubblica”, a
causa di “grumi di interessi e stupidità contro cui abbiamo
dovuto misurarci tante volte in questi 40 anni. Noi non abbiamo
mai rinviato questa firma, a partire dal giorno in cui Basaglia
disse ‘no firmo’ il registro” dei pazienti del manicomio che
andavano legate al letto durante la notte. Lo ha detto oggi lo
psichiatra Franco Rotelli durante la presentazione del suo libro
‘Quale psichiatria? Taccuino e lezioni’, composto da una
raccolta di scritti che pongono al centro della riflessione
alcuni interrogativi riguardanti il senso di fare psichiatria e
la salute mentale come pratica di libertà.
   
“Contro l’inerzia istituzionale abbiamo costruito una rete di
servizi e, ancora prima – ha sottolineato Rotelli – demolito un
tipo di servizio indegno, poi abbiamo allargato il campo
tentando di invadere la sanità della città. In parte ci siamo
riusciti, ma il processo è stato bloccato”.
   
Presente anche lo psichiatra Peppe dell’Acqua, che ha
definito la pubblicazione del libro “un’occasione per
interrogarci su questa storia a cui apparteniamo e per cui
abbiamo anche pagato un prezzo affinché il destino oscuro delle
istituzioni totali potesse finalmente dissolversi”.
   
Ha poi criticato la Regione e l’azienda sanitaria per “aver
chiuso tutto: gli operatori dei dipartimenti di sanità mentale e
Microaree oggi sono censurati e perseguitati e non possono
parlare. È gravissimo quello che sta accadendo”.
   
Intervenendo durante il dibattito, il consigliere regionale e
candidato a sindaco di Trieste, Francesco Russo, ha affermato
che “la gestione della sanità di questa regione vuole fare
piazza pulita delle conquiste democratiche degli ultimi decenni,
che per giochi di potere privilegia persone che non hanno
competenze e qualità per portare avanti alcun progetto perché
l’importante è che si faccia meno possibile”. (ANSA).
   

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