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Ancma, a maggio +42,75% immatricolazioni due ruote – Lombardia

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Crescita rispetto al 2020; Magri, simbolo mobilità post covid

(ANSA) – MILANO, 01 GIU – “Le due ruote rappresentano indubbiamente un simbolo della mobilità post Covid” così il presidente di Confindustria Ancma ha commentato i dati delle immatricolazioni di ciclomotori, scooter e moto del mese di maggio che fanno registrate un +42,73% rispetto all’anno scorso e un +26,6% rispetto al 2019.
    “Passione, desiderio di libertà e una nuova domanda di soluzioni per gli spostamenti individuali, soprattutto in ambito urbano, spingono il mercato e assegnano un rinnovato protagonismo ai prodotti della nostra industria” ha aggiunto.
    Secondo Magri, “malgrado permangano le incertezze sul fronte economico e alcuni problemi nell’approvvigionamento di nuovi modelli EURO 5, la voglia di due ruote degli italiani infonde fiducia al comparto ed esprime un forte desiderio di ripartenza, anche in previsione dello svolgimento di EICMA”, il più importante appuntamento fieristico internazionale per il settore, che si svolgerà il prossimo novembre proprio a Milano.
    Nel mese di maggio sono stati immessi sul mercato complessivamente (ciclomotori + immatricolato) 38.553 veicoli (+42,73%). Il solo mercato dei ciclomotori totalizza 1.940 veicoli venduti, pari a un + 45,21% sullo stesso mese del 2020, mentre scooter e moto registrano rispettivamente 20.526 (+41,41%) e 16.087 (+ 44,15%) veicoli immatricolati. Dal confronto con lo stesso mese del 2019 emerge invece una crescita complessiva del 26,6%.
    Nei primi cinque mesi dell’anno ciclomotori, scooter e moto hanno registrato un aumento dell’84,1% per un totale di 134.770 mezzi targati. In particolare i ciclomotori raggiungono quota 7.445 (+38,49%), gli scooter 69.392 (+89,56%) e le moto 57.933 (+85,55%). Rispetto al primo trimestre del 2019 si registra un complessivo aumento del mercato del 14,5% In calo invece l’elettrico che chiude il mese di maggio con 894 veicoli venduti, con un -6,97% “imputabile, secondo Ancma, agli effetti distorsivi di alcune commesse legate alla sharing mobility”. Nell’anno comunque il settore con 3.694 mezzi registra un +13,35%. (ANSA).
   

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