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Giornata mondiale della bicicletta: contro lo smog arriva una mascherina per ciclisti

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IL 3 GIUGNO si festeggia la Giornata Mondiale della Bicicletta, mezzo di trasporto che ha visto un incremento notevole nell’ultimo anno a causa della pandemia e della paura di viaggiare in autobus, treno e metro.

Dovendo scegliere, molti italiani hanno cambiato abitudine, lasciando a casa l’auto e cominciando a pedalare. Nel 2020 sono state vendute oltre due milioni di biciclette, 400mila in più rispetto al 2019, anche grazie al bonus mobilità.

Strade più ecologiche hanno convinto 26,6 milioni di persone secondo Narvalo, spin off del Politecnico di Milano, incubata in PoliHub e partecipante istituzionale di Fondazione Politecnico di Milano. Gli spostamenti a piedi o in bici sono passati nel giorno medio feriale dal 24,1% del 2019 al 32,7% dei primi dieci mesi del 2020, con un incremento in valore assoluto stimato al +6%2.  Questo ha portato anche a un potenziamento delle reti ciclabili e della mobilità attiva, come a Milano (+ 67 km), Venezia (+18 km), Bologna (+ 16 km), Genova (+25 km), Roma (+ 33 km).

Ma quella che sembra non essere cambiata, nononstante gli sforzi, è l’emergenza smog: secondo i dati raccolti da Legambiente, su 96 capoluoghi di provincia analizzati nel 2020 ben 35 sono andati oltre i limiti stabiliti dalla legge per la concentrazione giornaliera di polveri sottili (Pm10). La maglia nera appartiene a Torino, seguita da Venezia e Padova. Nel centro, il primato spetta invece ad Avellino e Frosinone. Infine, sono 60 le città italiane che hanno registrato una media annuale di Pm10 superiore a quanto indicato dall’OMS5.

Sempre secondo Legambiente, sono oltre 50mila le morti premature dovute all’esposizione eccessiva ad inquinanti etmosferici, senza contare le spese sanitarie.

L’Oms ha fissato un valore di riferimento entro cui sottostare, pari a 50 µg/m³ da non superare per più di 3 volte in un anno. Questo limite rientra nei 17 obiettivi che le Nazioni unite hanno prefissato all’interno dell’agenda 2030 a cui ha aderito l’Unione europea, Italia compresa. L’invito è quindi quello di utilizzare mezzi alternativi e meno inquinanti visto che, con le riaperture, si avrà un ulteriore aumento del traffico.  

Navalo dal canto suo ha realizzato una mascherina in grado di proteggere i ciclisti urbani da agenti inquinanti e pollini in città, favorendo così in un certo senso la scelta ecologica della bici. Grazie ad uno strato in carbone attivo e alla tecnologia filtrante BLS Zero, queste mascherine FFP3 garantiscon secondo la spin off un livello di filtrazione superiore al 99% di smog, batteri, pollini e virus e sono dotate di una valvola di espirazione studiata per massimizzare il deflusso d’aria.

È nota a tutti ibikers la frase di H.G. Wells: “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza”. E noi ci auguriamo che la speranza si trasformi ancora, magari in un’aria più pulita.

 



www.repubblica.it 2021-06-03 05:14:00

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