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Ricerca: Fism,investiti 40mln in 5 anni su sclerosi multipla – Sanità

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(ANSA) – ROMA, 04 GIU – In 5 anni 40 milioni di euro
investiti in ricerca sulla sclerosi multipla. Ben 117 progetti
di ricerca scientifica in corso per un valore di circa 16
milioni di euro e 200 i ricercatori a lavoro. A fare il punto
sull’impegno della Fondazione Italiana sclerosi multipla (Fism)
è stato uno dei webcast che ha visto oggi a confronto
rappresentanti delle istituzioni, pazienti e clinici, in
occasione della settimana dedicata a questa malattia.
   
La pandemia Covid-19 ha evidenziato come ricerca e salute
debbano formare un ecosistema unico e interdipendente, perché
quello che si investe in ricerca oggi corrisponde a una
possibilità di cura e di migliore qualità di vita di domani.
   
“Questo è valido anche per la sclerosi multipla. Le ricerche
attualmente in corso”, precisa il presidente Fism, Mario Alberto
Battaglia, che commenta così i dati emersi dal Barometro 2021,
“si concentrano in particolare su come rallentare progressione
della malattia e sullo scoprirne la causa. Abbiamo oggi allo
studio 15 nuove molecole allo studio che potrebbero diventare in
futuro farmaci per la forma progressiva. Ma l’ultimo anno ha
visto anche crescere la ricerca su sclerosi multipla e Covid,
inclusi gli effetti della malattia e dei vaccini sui pazienti e
sui loro rischi in caso di infezione da Sars-Cov-2”. In questi
anni di ricerca, ha sottolineato Paola Zaratin, direttore
scientifico Fism, “abbiamo imparato che studiare la sclerosi
multipla permette di portare nuovi importanti elementi di
conoscenza trasversali, anche per altre malattie neurologiche
croniche e degenerative. È importante l’interdisciplinarietà”
così come sono necessarie tre linee guida a cui ispirare la
ricerca: “Corresponsabilità, coinvolgimento del paziente e
strumenti per la valutazione dei risultati”. In linea con
l’Agenda Europea, e forti dai risultati del Barometro, ha
concluso Zaratin, “Fism è pronta a contribuire al Programma
nazionale per la ricerca e si aspetta anche di esser coinvolta
dal pubblico come acceleratore di innovazione”. (ANSA).
   

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