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Siglato l’accordo per il rinnovo del contratto calzaturiero – Lombardia

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L’intesa prevede un aumento sui minimi salariali di 70 euro

(ANSA) – MILANO, 22 GIU – È stata firmata a Milano, tra
Assocalzaturifici e le principali organizzazioni sindacali di
categoria (Femca-Cisl, Filctem Cgil e Uiltec-Uil) l’ipotesi di
accordo per il rinnovo del contratto nazionale del settore
calzaturiero scaduto il 31 dicembre 2019. Il nuovo contratto,
che interessa circa 80 mila addetti in quasi 5.800 imprese,
decorre dall’1 gennaio 2020 e avrà durata fino al 31 dicembre
2023, per un totale di 48 mesi. Lo rendono noto
Assocalzaturifici.
   
L’intesa prevede un aumento sui minimi salariali di 70 euro
(quarto livello), suddiviso in tre tranche: dal primo dicembre
2021, 25 euro; dal primo settembre 2022, 25 euro; dal primo
luglio 2023, 20 euro. Viene confermato l’importo, a titolo di
elemento di garanzia retributiva, a favore di dipendenti da
aziende prive della contrattazione aziendale o territoriale che
non percepiscano altri trattamenti economici individuali o
collettivi. L’ammontare sarà pari a 300 euro lordi per gli anni
dal 2021 e seguenti.
   
Tra le novità del contratto calzaturiero, viene incrementato
al 32% il numero dei lavoratori che possono essere occupati con
contratto di lavoro a tempo determinato rispetto al totale dei
dipendenti a tempo indeterminato. Sul fronte del welfare infine
viene confermato l’impianto contrattuale per la previdenza
integrativa, Previmoda, mentre per la previdenza sanitaria,
Sanimoda.
   
“Siamo soddisfatti per l’esito della trattativa. Siamo sicuri
che questo è un ulteriore segnale di ripartenza per uno dei
comparti produttivi più colpiti dall’emergenza pandemica”,
afferma Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici. (ANSA).
   

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