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Vacanze in barca a vela, come organizzare la cambusa

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Mare e barca a vela sono una combinazione perfetta per rigenerarsi. Prima di partire, per essere certi di lasciare ogni pensiero a terra, serve organizzare per bene la cambusa, tenendo conto di spazi limitati, deperibilità degli alimenti e condizionamenti meteo. Come?  “Stiliamo un menù settimanale sulla base del numero di passeggeri, dei gusti e di eventuali intolleranze, per evitare sprechi. Facciamo una scorta ragionata scegliendo prodotti con imballaggi monomateriali e studiamo l’itinerario per vedere dove potremo acquistare cibi freschi” consiglia Chiara Nuglio, nutrizionista dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e appassionata velista. A dare vento al viaggio, i principi della dieta mediterranea frazionata in cinque pasti equilibrati e leggeri.

Live, al mercato con la nutrizionista-velista: la spesa per la cambusa


Prima di prendere il largo occorre dunque procurarsi cibi da mettere in stiva. “In aggiunta a pasta e riso, prendiamo orzo, farro e altri cereali per fare insalate fredde, ricche in fibre e a basso indice glicemico”. Poi caffè, parmigiano, frutta secca. Verdura e frutta solo per i primi giorni. Il pane si può acquistare a terra, ma può essere utile avere friselle, grissini, cracker o gallette, in piccole confezioni. “Sono anche il miglior antidoto non farmacologico al mal di mare: la nausea si combatte mangiando qualcosa di croccante, asciutto o molto salato come acciughe o pasta di acciughe”, spiega la nutrizionista.  Per le emergenze e nel caso si decida di fare più giorni in rada fanno comodo cibi in scatola come tonno e salmone, passata di pomodoro, verdure e legumi. “Ottimi questi ultimi se consumati con cereali”. Per condire, olio extravergine di oliva.

La scorta di acqua si fa calcolando che in estate ne dobbiamo bere un litro e mezzo al giorno. Sì ai succhi, ma senza zucchero, e agli infusi, freddi o caldi. In stiva si può fare spazio anche a una bottiglia di vino. “L’aperitivo è concesso, siamo pur sempre in vacanza. Ma occhio agli snack: accompagniamo un bicchiere di bianco leggero a un pinzimonio di carote e finocchi, frutta secca, crostini con dadolata di pomodorini”, consiglia la nutrizionista

I cibi freschi si cercano di porto in porto. Cominciando da frutta e verdura, “preziose fonti di vitamine, minerali, fibre, dalle proprietà antiossidanti e con un rilevante contenuto di acqua; vanno acquistati al giusto grado di maturazione e senza ammaccature”. Un’idea è scegliere in base al colore. “Giallo – arancione come albicocche, pesche, carote e peperoni, che sono ricchi di vitamina A, C, flavonoidi e betacarotene, in difesa dai raggi solari. O come i limono da usare per condimento e per insaporire l’acqua. Rosso come pomodori (hanno licopene, dalle proprietà antiossidante) o anguria. Verde come lattuga, rucola e zucchine ricche in carotenoidi, magnesio, vitamina C e acido folico”. Il pesce è la fonte proteica da preferire, “per gli acidi grassi omega 3, è nutraceutico ad azione antinfiammatoria, amico del sistema cardiovascolare e del profilo lipidico”. Da alternare a carne e uova (hanno proteine ad alto valore biologico e vitamine A-E e B12). La bravura sta nell’individuare le giuste quantità, vanno consumati a breve giro.

Dalla spesa al piacere di condividere i pasti veleggiando è un attimo. Il menù per un giorno tra cielo e mare si compone di una colazione con latte parzialmente scremato o un infuso con fette biscottate e marmellata; cereali con verdure e insalata di contorno a pranzo; pesce, verdure e panzanella con pomodori a cena. Frutta come spuntino.

Nel carrello

Prima di partire
pasta, riso, orzo, farro
parmigiano
frutta secca
friselle, grissini, cracker o gallette
pomodori/legumi/pesce in scatola
latte a lunga conservazione
caffè
acqua
succhi di frutta
vino
olio extravergine di oliva

Di porto in porto
pane
frutta
verdura
pesce
carne
uova
formaggi freschi

 

 

 



www.repubblica.it 2021-06-28 10:00:00

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