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Ancma: l’industria della bici corre in tutta la zona Ue – Lombardia

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Presidente Magri, ancora tanto lavoro per comparto e legistatore

(ANSA) – MILANO, 12 LUG – Il desiderio di bici contagia
l’Europa e fa crescere l’industria di riferimento. Se per
l’Italia il 2020 è stato un anno da record con oltre 2 milioni
di pezzi venduti (+17% sul 2019), il mercato nella zona Ue fa
addirittura segnare il massimo storico degli ultimi vent’anni.
   
Sono infatti oltre 22 milioni le unità vendute nell’Unione
Europea e Regno Unito lo scorso anno, un mercato che ha toccato
un valore complessivo pari a 18,3 miliardi di euro (+40%
rispetto all’anno precedente).
   
È quanto emerge dal rapporto 2021 della Confederazione
Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori
sull’industria del ciclo e il mercato in Europa diffuso stamane
in Italia da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo
motociclo Accessori).
   
Spinta dal boom della domanda, dagli investimenti nelle
infrastrutture ciclabili e dalle dichiarazioni politiche sulla
transizione verso la Green Economy, “l’industria Europea
prosegue nella sua costante crescita, con il 2020 che si
conferma come l’anno migliore da quando abbiamo iniziato ad
analizzare i dati”, ha spiegato Erhard Büchel, Presidente
Conebi, sottolineando inoltre che “gli investimenti, inclusi
quelli in innovazione, hanno superato 1,5 miliardi di euro,
rispetto a 1 miliardo di euro nel 2019. Ciò ha alimentato una
crescita della produzione senza precedenti in tutta la zona Ue”.
   
Una serie di nuove politiche nazionali incentrate sulle
infrastrutture ciclistiche, guidate dai cambiamenti nel
comportamento dei consumatori, ha portato altre buone notizie
per i produttori di bici ed e-bike europei: 3,6 dei 4,5 milioni
di e-bike vendute in Ue e Regno Unito sono state prodotte in
Europa, a livello percentuale è l’80%. Con un numero crescente
di aziende che rafforzano i propri investimenti in Europa e
decidono di portare o riportare la loro produzione nel
continente, per ogni 1.000 bici prodotte ogni anno in Europa si
creano da tre a cinque posti di lavoro.
   
“I dati contenuti nel rapporto – ha rimarcato infine Paolo
Magri, presidente di Confindustria Ancma – raccontano il momento
di successo delle due ruote a pedale, ma dimostrano al contempo
quanto lavoro hanno ancora davanti il comparto e il
legislatore”. (ANSA).
   

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