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Un cartone animato per spiegare il coronavirus ai bambini

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Gli “ex bambini” degli anni ’80, quelli cresciuti con “Siamo fatti così“, lo sanno bene che un cartone animato può aiutare a trasmettere dei concetti scientifici complessi anche ai più piccoli. Necessariamente semplificando, certo, e magari umanizzando cellule e virus. Pazienza. Ma il mondo del magico e dell’immaginario infantile può convivere bene anche con quello della biologia dura e pura. E così, da domani, ecco che arriva una nuova miniserie in 5 puntate di cartoni animati, questa volta pensati per spiegare il coronavirus Sars Cov 2, annessi e connessi. Si intitola “Che cosa è successo?” ed è promosso dall’Associazione Pancrazio (costituita da un gruppo di giovani studenti universitari di medicina, farmacia, biologia ed altre facolta biomediche) con il supporto della Croce Rossa Italiana e la supervisione di Massimo Andreoni, Direttore della Società Italiana di Malattie Infettive e virologo del Policlinico dell’Università di Roma 2 Tor Vergata.

La miniserie e il fumetto

I 5 protagonisti – Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce – sono i supereroi della squadra Di5, già conosciuti dai bambini grazie ad altre campagne informative di prevenzione dedicate ai più giovani e diffuse nelle scuole. La serie di episodi – della durata di circa 3 minuti l’uno e doppiati da attori famosi come Luca Ward, Monica Ward e Giorgio Tirabassi – verrà trasmessa su DeAJunior (Sky, 623, il canale prescolare del gruppo De Agostini Editore) e sui canali dell’Associazione Pancrazio e della Croce Rossa Italiana. Ad accompagnare le animazioni ci sarà anche un piccolo libro a fumetti, che verrà distribuito gratuitamente in alcuni punti vendita Conad. “L’obiettivo è spiegare ai bambini, ma anche a genitori e nonni, in modo scientificamente preciso ma anche divertente e accattivante, cosa è avvenuto durante la pandemia e perché è ancora necessario mantenere delle misure di sicurezza”, dice l’ideatrice del progetto, Maria Teresa Carpino, divulgatrice scientifica dell’Associazione Pancrazio: “Quello che abbiamo passato è stato un anno durissimo per noi adulti, quindi immaginiamo quanto possa esserlo stato per i bambini, che non possono comprendere fino in fondo le ragioni dell’isolamento. Ora bisogna dire loro di continuare a stare all’erta, di non abbassare la guardia”.

Le vaccinazioni negli adolescenti

Da Girolamo Fracastoro – che nel Cinquecento scrisse un poema sulla sifilide – in poi, ci è spesso serviti di linguaggi diversi da quelli per veicolare informazioni mediche adattate a diversi tipi di pubblico e questa iniziativa può aiutare i bambini anche ad esprimere le loro paure e le loro esperienze con la pandemia. “I giovanissimi hanno dovuto affrontare grosse novità come la didattica a distanza e forti limitazioni alle loro attività quotidiane. È fisiologica, quindi, una certa stanchezza a rispettare al 100% le regole stabilite sia a livello nazionale che locale”, dice Andreoni: “Ora arriva il momento più difficile, dove può aumentare la tendenza a sottovalutare il virus, che purtroppo è ancora in mezzo a noi. Inoltre, come dimostrano gli ultimi dati, il Covid può colpire e creare non pochi problemi anche a bambini e adolescenti”. Ad oggi la vaccinazione in Italia viene fatta dai 12 anni poi: “Vaccinare gli adolescenti – continua Andreoni – è fondamentale se vogliamo ottenere quel l’immunità generale di cui tanto si parla”.

Una puntata dedicata ai medici e agli operatori sanitari

Un episodio dei 5 è dedicato anche ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, per sottolineare l’importanza del loro ruolo nella pandemia. Ma anche della salute pubblica come bene comune da difendere. “La pandemia non può essere considerata soltanto una lunga emergenza sanitaria che prima o poi terminerà”, conclude Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana: “Ha costretto milioni di genitori e figli ad adottare cambiamenti significativi nella loro routine quotidiana. Ha influito molto sull’aspetto emozionale dei bambini ed è quindi importante rassicurarli e spiegare che c’è chi sta combattendo per sconfiggere il virus. La battaglia sarà ancora lunga e c’è bisogno dell’aiuto di tutti, anche del loro”.



www.repubblica.it 2021-07-21 08:44:44

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