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Selfie e videochiamate, anche d’estate la luce blu insidia gli occhi

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George Clooney fedele al lago di Como, Gwynet Paltrow a Firenze, Kim Kardashian con lo sfondo della gradinata di piazza di Spagna a Roma. I vip immortalano le loro vacanze italiane con selfie che popolano i loro account social provocando così picchi di prenotazioni per ristoranti o alberghi. Ma l’abitudine a postare immagini di vita quotidiana, viaggi e vacanze in primis, è ormai universalmente diffusa, e con l’arrivo delle vacanze gli scatti si vanno moltiplicando. Anche d’estate, infatti, il tempo passato davanti ai dispositivi digitali rimane importante: per controllare i social, per videochiamare e sentirsi più vicino alle persone care, per controllare le notizie o per guardare film e serie TV in mobilità.

 Foto per gentile concessione di ZEISS 

Un’opportunità per rimanere in collegamento con i nostri interessi ma anche un’insidia per gli occhi a causa della luce blu; o meglio della sua componente nociva. Della luce blu non possiamo fare a meno, perché è grazie a questa componente che si regola il ritmo sonno-veglia, per esempio. D’altra parte però la luce blu può potenzialmente danneggiare gli occhi soprattutto con le radiazioni a lunghezza d’onda più breve (380-450 nanometri) all’interno dello spettro che hanno una più alta energia e quindi sono più nocive per il tessuto oculare. Blu è però la luce con cui sono illuminati gli schermi di smatphone, tablet o pc e quindi, d’estate, stando all’aria aperta, se li usiamo aumentiamo la quantità di luce blu a cui sottoponiamo i nostri occhi.

Per fortuna ci viene in aiuto la tecnologia con la messa a punto di materiali, come quello con cui sono realizzate le lenti ZEISS BlueGuard, che integrano proprietà antiriflesso specifiche per la luce blu all’interno del materiale stesso di cui sono composte, assorbono così fino al 40% dello spettro blu violetto fra i 400 e i 455 nanometri,  lasciando passare la componente “buona”. In più, bloccando la luce blu internamente al materiale, riducono i riflessi residui sulla superficie della lente fino al 50% rispetto ai tradizionali trattamenti antiriflesso anti-luce blu.

Ma d’estate la protezione non può essere completa se non comprende anche quella contro i raggi UV. E le lenti BlueGuard la garantiscono perché sono sviluppate a partire dalla tecnologia ZEISS UVProtect, che protegge dai raggi fino a 400 nanometri, lo standard di protezione definito dall’OMS che però fino ad oggi è stato applicato solo per gli occhiali da sole. Purtroppo, infatti, circa il 70% delle lenti da vista vendute non offre un’adeguata protezione dalle radiazioni UV: circa 7 lenti su 10 non le bloccano o le bloccano solo parzialmente, aumentando il rischio di danno agli occhi e all’area perioculare. Per questo ZEISS ha fissato un nuovo standard per la salute degli occhi, integrando una protezione UV completa anche con le lenti da vista chiare in materiale organico. Insomma, in termini di protezione è come indossare un paio di occhiali da sole ma dal punto di vista estetico e della socialità è molto meglio: si possono fare le videochiamate guardandosi negli occhi e i selfie appariranno più naturali.



www.repubblica.it 2021-07-23 21:30:00

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