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Dall’esercizio un aiuto contro il ritmo del cuore ballerino – Stili di Vita

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(ANSA) – ROMA, 23 AGO – Un aiuto contro un ritmo del cuore
‘ballerino’ può arrivare dall’attività fisica. Contro la
fibrillazione atriale, un disturbo del ritmo cardiaco che fa
battere il cuore velocemente e in modo irregolare, e le cui
manifestazioni principali sono palpitazioni, mancanza di
respiro, stordimento e affaticamento, un programma di esercizi
di sei mesi aiuta a mantenere il normale ritmo cardiaco e riduce
la gravità dei sintomi nei pazienti. Lo rileva una ricerca
dell’Università di Adelaide, in Australia, presentata
all’edizione 2021 virtuale del congresso Esc, della Società
europea di cardiologia. La fibrillazione atriale ha una
prevalenza globale in costante aumento: si stima che superi i 30
milioni di persone. Lo studio australiano ha assegnato in modo
casuale 120 pazienti con malattia sintomatica a un intervento di
esercizio o a cure abituali per sei mesi. L’intervento includeva
esercizio supervisionato (settimanale per tre mesi, quindi
quindicinale per altri tre) e un piano settimanale
individualizzato da seguire a casa. Nel corso dei sei mesi
l’obiettivo era aumentare l’esercizio aerobico fino a 3,5 ore
alla settimana. I partecipanti che hanno svolto la funzione di
gruppo di controllo hanno invece ricevuto consigli
sull’esercizio ma nessun intervento attivo e tutti i pazienti
hanno ricevuto le consuete cure mediche dal cardiologo. È stata
osservata in coloro che avevano svolto gli esercizi una
significativa riduzione della gravità dei sintomi a 12 mesi
rispetto al gruppo di controllo. “Ciò significa – evidenzia
Adrian Elliott, autore della ricerca – che i pazienti hanno
riportato palpitazioni meno gravi, meno mancanza di respiro e
affaticamento. Non solo: dall’analisi è emerso che un numero
maggiore di pazienti nel gruppo che ha fatto gli esercizi
potrebbe mantenere un ritmo cardiaco normale senza bisogno di
interventi invasivi o uso continuato di farmaci”. “Come guida
generale – conclude – i pazienti dovrebbero sforzarsi di
svolgere fino a 3,5 ore a settimana di esercizio aerobico e
incorporare alcune attività di maggiore intensità per migliorare
la forma cardiorespiratoria”. (ANSA).
   

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