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Vele di solidarietà – la Repubblica

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Torna la “Regata per la vita” giunta alla sua terza edizione dopo lo stop dello scorso anno causa emergenza sanitaria dovuta al Covid. Torna ed è molto attesa questa manifestazione, prevista il prossimo 29 agosto, organizzata in piena collaborazione dalla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona-Università Politecnica delle Marche, Marina Dorica di Ancona, Club Nautico di Senigallia, dall’armatore Alberto Rossi, in collaborazione con la rete di associazioni di volontariato che operano in ambito oncologico delle Marche “Marcangola”, con la Lega Navale di Falconara Marittima, la FIV X Zona e la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus.

Tante sono le realtà che si presteranno per portare a termine questa gara tra molteplici equipaggi: solidarietà e sport insieme contro le patologie oncologiche. Il binomio negli anni precedenti è riuscito particolarmente bene ed ha portato a risultati molto importanti: il ricavato delle iscrizioni infatti sarà devoluto in beneficenza per la realizzazione di progetti in ambito oncologico marchigiano a beneficio dei pazienti e delle associazioni. L’appuntamento per la partenza della regata è previsto dal Club Nautico di Senigallia alle ore 12 per concludersi nel pomeriggio ad Ancona: la giornata non termina però con l’arrivo delle imbarcazioni, poiché alle 18 a Marina Dorica è prevista la premiazione dei vincitori e la Dragon Boat, la barca a remi sospinta dalle pazienti della Pink room della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, sfilerà in concomitanza con la partenza delle altre. La presentazione della premiazione è affidata a Paolo Cori già speaker per l’American Cup, e si svolgerà alla presenza delle istituzioni, delle associazioni di volontariato, degli stessi pazienti, dei professionisti sanitari. Motore della manifestazione la Direttrice della Clinica Oncologica Rossana Berardi che anche quest’anno ha messo insieme appassionati, amatori, campioni quali Claudia e Alberto Rossi affinché, con passione e lungimiranza, potessero contribuire allo svolgimento e quindi al successo dell’appuntamento.

La regata ogni anno coinvolge infatti i professionisti sanitari, le istituzioni, il mondo del volontariato, cittadini comuni, gli stessi pazienti con le loro famiglie all’insegna di un principio che rappresenta la matrice di questa iniziativa e della sua riuscita: quel fare rete che per affrontare il percorso oncologico appare necessario in corsia come in questi contesti, con i partecipanti pronti per una giornata in mare a far trionfare il cuore grande della solidarietà, indispensabile sia con il vento sulle onde sia in terraferma.



www.repubblica.it 2021-08-23 17:35:25

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