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Auto: parabolica autodromo di Monza intitolata ad Alboreto – Lombardia

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Ex ferrarista perse la vita durante dei test proprio 20 anni fa

(ANSA) – ROMA, 28 AGO – La curva parabolica dell’autodromo di
Monza verrà intitolata a Michele Alboreto, vicecampione del
mondo di F1, a 20 anni dalla sua morte. La cerimonia ufficiale
svolgerà sabato 11 settembre, giorno delle qualifiche del Gp di
del F1, alla presenza della moglie di Alboreto, Nadia, e dei
familiari; del presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani; del
presidente e ceo della F1, Stefano Domenicali; e del presidente
di ‘Autodromo Nazionale Monza’ Giuseppe Redaelli. La decisione è
stata presa dallo stesso presidente dell’Automobile club
d’Italia, dopo avere ottenuto unanime parere favorevole da parte
della Giunta sportiva. Alboreto perse la vita nel 2001, durante
alcuni test di collaudo nel Lausitzring. La curva che precede il
rettilineo di arrivo dell’Autodromo Nazionale Monza è una delle
più iconiche del motorsport e ha contribuito a rendere il
circuito uno dei più veloci nel mondo.
   
La curva parabolica venne costruita nel 1955, prendendo il
posto di due tornanti pavimentati con cubetti di porfido e uniti
da un breve rettifilo. Prese il nome dal disegno e dalla
traiettoria che descriveva: una linea ad arco crescente, simile
a un arco di parabolica.
   
Dopo aver superato l’imbocco più stretto che segue il rettilineo
opposto a quello di partenza, i piloti possono percorrere il
tratto finale della curva in piena accelerazione, scorrendo
verso l’esterno e imboccando il rettifilo del traguardo a piena
velocità.
   
Michele Alboreto può essere definito uno dei più grandi
piloti italiani degli ultimi decenni. Nato il 23 dicembre 1956,
iniziò la carriera sportiva nel 1976, proprio nel Campionato
Formula Monza. Negli anni ’80 debuttò in F1 e – dopo
un’esperienza in Tyrrell – passò alla Ferrari, con la quale
divenne vicecampione del mondo nel 1985. In carriera vinse
cinque Gp di F1, ma si cimentò anche in altri campionati tra cui
DTM, Formula Indy e Mondiale Endurance, del quale vinse la 24
Ore di Le Mans nel 1997. Morì il 25 aprile 2001, a soli 44 anni,
a seguito di un incidente nell’Autodromo di Lausitz, durante
alcuni test di preparazione proprio per la classica di durata.
   
(ANSA).
   

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