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Covid, la variante Delta raddoppia il rischio di ricovero rispetto ad Alfa

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LA VARIANTE Delta di Sars-CoV-2 raddoppia il rischio di ricovero per Covid-19 rispetto alla variante Alfa. A confermarlo è un nuovo studio britannico, il più ampio finora condotto, basato su 40mila casi confermati dal sequenziamento dell’intero genoma, il modo più accurato per determinare la variante del virus. Si tratta di casi analizzati in Inghilterra tra il 29 marzo e il 23 maggio 2021. La probabilità di aver bisogno di visite di emergenza o di ricovero in ospedale è risultata anche di una volta e mezzo maggiore per le persone infette dalla Delta.

Lo studio è stato pubblicato su The Lancet Infectious Diseases. I risultati suggeriscono che le epidemie sostenute da questa variante, segnalata per la prima volta in India nel dicembre 2020 e ormai prevalente in Europa, possono portare a un onere maggiore sui servizi sanitari rispetto a quelle provocate dal mutante Alfa, identificato per la prima volta nel Regno Unito, e precedentemente dominante, “in particolare nelle persone non vaccinate e in altre popolazioni vulnerabili”.

L’aumento del rischio di ospedalizzazione è infatti sopratutto tra chi non è vaccinato o lo è parzialmente. In particolare tra i casi di Covid-19 (con entrambe le varianti) analizzati solo l’1,8% aveva ricevuto entrambe le dosi del vaccino; Il 74% non era vaccinato e il 24% lo era parzialmente.

Per entrambe le varianti l’immunizzazione completa, dice lo studio, previene sia l’infezione con sintomi che la necessità di un ricovero in ospedale. “Sappiamo già che la vaccinazione offre un’eccellente protezione contro Delta e poiché questa variante rappresenta oltre il 98% dei casi di Covid-19 nel Regno Unito, è fondamentale che coloro che non hanno ricevuto due dosi di vaccino lo facciano il prima possibile”, commenta Gavin Dabrera, uno degli autori principali dello studio e consulente epidemiologo del National Infection Service, Public Health England.

 



www.repubblica.it 2021-08-27 22:35:00

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