Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Covid, Ricciardi: “Tornare in classe in sicurezza è possibile, ecco come”

98

- Advertisement -


TORNARE a scuola: sì, no, come, quando? “La decisione di chiudere del tutto, o parzialmente, o riaprire le scuole – scrive l’Oms – deve essere dettata da un approccio basato su una valutazione del rischio, che abbia l’obiettivo di massimizzare i benefici educativi e di salute, e aiuti a prevenire nuovi focolai di contagi”. Valutare il rischio però non è semplice: le evidenze raccolte finora, infatti, non puntano tutte nella stessa direzione. Ma gli esperti sostengono che tornare a scuola in sicurezza sia possibile.

I pilastri su cui poggiano le riaperture sono tre: trasporti, aerazione, tracciamento. Ce lo spiega Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consigliere scientifico del ministero della Salute: “Il ritorno a scuola in presenza è sicuro, purché si applichino con rigore tutte le strategie di prevenzione del caso”. Quali? “Bisogna impostare una sorta di “catena di sicurezza” che copra tutti i passaggi necessari a frequentare la scuola in presenza: il tragitto da casa a scuola e viceversa, la permanenza nelle aule, la gestione di eventuali positivi”.

I trasporti

Partiamo dai trasporti: uno studio appena pubblicato sul Journal of School Health, condotto su 1154 studenti di una scuola statunitense ha svelato che nessuno dei 39 casi di positività rilevati era legato a un contagio avvenuto sui 15 scuolabus che li servivano. I mezzi operavano a capacità ridotta, adottavano semplici tecniche di ventilazione e gli studenti a bordo dovevano indossare le mascherine, il che, ancora, conferma l’efficacia delle misure di prevenzione. “Abbinando queste misure con l’esibizione obbligatoria del green pass sui mezzi pubblici – commenta Ricciardi – è possibile abbattere quasi del tutto il rischio di contagio nel tragitto casa-scuola e viceversa”.

L’areazione

E una volta arrivati in aula? “L’aspetto fondamentale, che lo è diventato ancora di più con l’arrivo della variante Delta, in grado di trasmettersi anche tramite aerosol – continua l’esperto – è la gestione corretta dell’aerazione e degli spazi. Esistono, per esempio, strumenti semplici ed economici che, monitorando la concentrazione di anidride carbonica nell’aria, ricordano di aprire le finestre: bisogna servirsene, e sanificare e areare periodicamente gli spazi scolastici. Oltre alle altre misure che conosciamo bene: distanziamento, mascherine, igiene delle mani”.

Il tracciamento

Un altro punto importante riguarda il contenimento di eventuali contagi: ogni scuola deve avere dei protocolli e dei presidi per intervenire tempestivamente in caso di positività e procedere al tracciamento dei contatti.



www.repubblica.it 2021-08-27 05:00:00

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More