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Calzature: balzo dati sul 2020, ma alto gap con pre-covid – Lombardia

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I dati di Centro studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici

(ANSA) – MILANO, 08 SET – Mostrano incrementi a doppia cifra
sul 2020, anche se resta elevato il gap con i livelli pre-Covid,
i dati cumulati della prima parte del 2021 nel settore del
calzature. E’ il risultato delle elaborazioni del Centro Studi
di Confindustria Moda, per Assocalzaturifici, diffuse oggi in
occasione della presentazione a Milano della nuova edizione di
Micam, l’edizione 2021 del salone internazionale del
calzaturiero in programma dal 19 al 21 settembre 2021, a Fiera
Milano (Rho).
   
Secondo l’analisi si registra un +13% sulla produzione
industriale, un +22% nel fatturato tra gli associati
intervistati, un +17,4% sulla spesa delle famiglie italiane e
+31,5% nell’export in valore. Se le vendite estero, grazie al
terzismo per le multinazionali del lusso, limitano il divario
col 2019 attorno al -5% in valore (ma con un -11% in quantità
nei primi 5 mesi), domanda interna, produzione industriale e
fatturato restano ancora decisamente al di sotto dei livelli di
due anni addietro (con divari superiori al -15%): per 7 aziende
calzaturiere su 10 il fatturato è ancora nettamente inferiore.
   
Sul mercato interno, dopo un avvio 2021 ancora negativo,
segnali confortanti per maggio e giugno, in cui gli acquisti
delle famiglie hanno sfiorato i livelli 2019; si attenua
l’impennata delle vendite online. Il lungo periodo di forte
difficoltà indotta dall’emergenza sanitaria sta lasciando il
segno nei dati occupazionali: 2.000 addetti in meno da inizio
anno (-3.000 considerando anche la componentistica); -61 i
calzaturifici attivi. La Cassa Integrazione Guadagni nella
Filiera Pelle, dopo il record del 2020, segna nel primo semestre
un ulteriore +3,8%, con un numero di ore autorizzate dieci volte
superiore a due anni addietro. (ANSA).
   

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