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Come tornare in forma: la cura dei 12 minuti

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Essere così presi dall’ansia per il futuro o dalle remore del passato da perderci il presente. Trascorriamo metà della nostra vita non concentrati su quello che stiamo effettivamente vivendo, perdendoci le gioie del presente. Ma non siamo condannati a una vita di distrazioni: intraprendendo pratiche di consapevolezza possiamo rafforzare la nostra capacità di concentrarci e di apprezzare di più le piccole cose. A partire dalle vacanze.

Un evento atteso e tanto desiderato è in grado di “distorcere” il tempo: quattro studi scientifici indipendenti pubblicati sul Journal of Consumer Psychology hanno mostrato che l’attesa e l’eccitazione hanno un impatto concreto sulla percezione del tempo. Ed è proprio per questo che una vacanza sembra finire subito, ma l’attesa pare più lunga del previsto.

Già da tempo i ricercatori Matthew Killingsworth e Daniel Gilbert della Harvard University hanno scoperto che le persone trascorrono quasi metà delle loro ore di veglia pensando a qualcosa di diverso da ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi.

La loro teoria della mente che vaga renda infelici l’abbiamo sperimentata tutti durante il lockdown, quando, da un giorno all’altro, abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini e riscrivere una nuova quotidianità. Ma per recuperare serenità, e vivere appieno il periodo estivo liberando la nostra mente dai macigni che la rallentano e disturbano la nostra attenzione, “bastano 12 minuti al giorno”. Parola di Amishi Jha, professoressa di psicologia all’Università di Miami, secondo cui la serenità “passa dalla consapevolezza del prestare attenzione al momento presente senza pregiudizio alcuno”, osservandolo senza pensare a cause e conseguenze. E basterebbero quei pochi minuti di allenamento mentale per ristabilire il proprio equilibrio e vivere meglio ogni giorno.

Allenare la propria consapevolezza

Qui non si parla di meditazione, ma di prestare attenzione a una azione semplice. Un esercizio alla portata di tutti è quello sul proprio respiro: bisogna mantenere l’attenzione su di esso, all’aria che passa dal naso, riempie i polmoni e poi fuoriesce dalla bocca, riportando la mente lì ogni qualvolta che, naturalmente, tenderà ad allontanarsi. “Quando siamo fermi, è molto più facile assumere questo tipo di posizione osservativa”, ha spiegato la professoressa. “Non dobbiamo controllare i nostri movimenti. Non dobbiamo monitorare dove siamo nello spazio”. Fortunatamente, non bisogna stare seduti su un tappetino da yoga con gli occhi chiusi per coltivare questo esercizio mentale. Ed esistono anche modi più dinamici per allenare la propria consapevolezza.

La camminata consapevole

Se stare fermo non è il tuo stile, gli esperti di mindfulness consigliano di praticare una camminata consapevole. “Non è il tipo di passeggiata in cui lasci vagare la mente”, semmai “ti concentri sulle sensazioni del camminare, notando la punta che tocca il suolo, poi il tallone, poi il sollevamento del piede”, prosegue la psicologa. E ogni qualvolta “la mente inizia ad andare da qualche altra parte, invece di riportare l’attenzione al respiro come faresti in una pratica di quiete, la riversi sulla sensazione del camminare”.

Stretching

Un’altra pratica fisica comune è lo stretching. Secondo Diana Winston del Mindful Awareness Research Center dell’Ucla, “la differenza tra lo stretching tradizionale e una pratica formale di consapevolezza è ciò che fai con la mente mentre ti muovi. L’idea è di allungare e sentire le sensazioni del tuo corpo in movimento, le tue braccia mentre si muovono attraverso lo spazio, l’aria, il tatto, la fisicità…”. E questo tipo di attenzione può essere abbinata a qualsiasi attività, dal farsi la doccia a stare sdraiato su un lettino a prendere il sole, dal salire le scale a fare un giro in bici.

“Piuttosto che perdersi nelle preoccupazioni e pensare a tutto ciò che devi fare, catastrofizzando tutte le cose, possiamo trasformare ogni attività in una pratica consapevole”, afferma la dottoressa Winston.

Salute, quanto contano le nostre scelte quotidiane


La ricerca scientifica mostra che la consapevolezza può aiutare a gestire le condizioni fisiche legate allo stress, ridurre l’ansia e la depressione. Coltivare emozioni positive e aiutare a migliorare la salute fisica e il benessere generale. Ma solo provandoci potremo scoprire qual è la pratica che si adatta meglio a noi, alle nostre attività quotidiane e alla nostra personalità.

Ma se proprio non riusciamo da soli, i ricercatori dell’Ucla hanno creato una app gratuita per smartphone (clahealth.org/marc/mindful-meditations ) e una serie di podcast, per ora solo in inglese, con cui praticare meditazione consapevole ovunque e in qualsiasi momento della giornata, in vacanza così come nella pausa pranzo di una giornata lavorativa.



www.repubblica.it 2021-09-11 06:00:00

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