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Tumore del polmone, l’immunoterapia funziona anche nelle fasi precoci

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DOPO l’intervento chirurgico, più della metà dei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule allo stadio iniziale va incontro a una ricaduta. Per la prima volta una molecola che agisce sul sistema immunitario dimostra di poter allungare il tempo che intercorre fra la chirurgia e il ritorno della malattia. Il farmaco è atezolizumab e i dati presentati al congresso della Società Europea di Oncologia confermano quelli già presentati al congresso americano lo scorso giugno e al congresso mondiale dedicato all’oncologia del polmone che si è svolto poche settimane fa. Il beneficio appare maggiore nei pazienti che hanno un’espressione di PD-L1≥1%, un marcatore usato per stabilire proprio il grado di sensibilità del tumore all’immunoterapia: in questi pazienti il tasso di ricadute è stato inferiore rispetto a quello rilevato nei malati a cui è stata somministrata la migliore terapia di supporto (29% contro 45%). In più, un’analisi estesa ai sottogruppi di pazienti che esprimevano PD-L1 ha rilevato che beneficiano di più dell’immunoterapico come terapia adiuvante coloro che hanno un’espressione di PD-L1 ≥50%. Un’azione efficace sia per la ricorrenze in loco sia per le metastasi in altri parti del corpo.

 

Atezolizumab come terapia adiuvante

“L’aggiornamento dello studio IMpower010 conferma il ruolo di atezolizumab dopo la chemioterapia adiuvante nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule completamente resecato allo stadio precoce”, ha detto Antonio Passaro dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “E’ rassicurante il fatto che, sebbene non ci siano differenze nello schema di ricadute fra i due bracci della sperimentazione, i siti delle recidive sono quelli attesi in questo setting. Le analisi di lungo termine di questo studio forniranno informazioni molto utili sull’utilizzo degli agenti immunoterapici nella malattia metastatica successivamente all’uso di atezolizumab in adiuvante”.

Sulla base dei dati finora ottenuti dallo studio IMpower010, l’agenzia americana dei farmaci (FDA) sta esaminando l’indicazione in adiuvante per atezolizumab con tempi accelerati e dovrebbe pronunciarsi per l’inizio di dicembre. Atezolizumab ha dimostrato di essere efficace in diversi tipi di tumore dei polmoni.



www.repubblica.it 2021-09-24 08:50:10

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