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Tumori, occuparsi dei pazienti, dentro e fuori gli ospedali

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ENTRO i prossimi cinque anni un quarto della popolazione italiana avrà più di 65 anni. L’invecchiamento generale farà ulteriormente esplodere la richiesta di prestazioni sanitarie per il cancro. Una patologia sempre più cronica, ma che, come tale, deve essere affrontata anche fuori dai reparti di oncologia. Questo il messaggio emerso oggi nel corso dell’incontro online “Lo Stato di Salute del Sistema Sanitario Nazionale”, organizzato dall’Associazione Professionale di Estetica Oncologica (Apeo).

Il punto è ricostruire un sistema che sappia prendersi cura del paziente durante e dopo il cancro, con un’attenzione alla persona a 360 gradi. “Non bisogna abbandonare il paziente oncologico una volta terminate le cure in ospedale e non bisogna soffermarsi solo alla somministrazione delle terapie anticancro”, sottolinea infatti Carolina Redaelli, Presidente Apeo: “Sempre più importante è anche la gestione degli effetti collaterali e la riabilitazione per poter così permettere al malato un ritorno ad una vita normale”.

Alcuni dei danni tipici delle terapie anticancro sono quelle a carico della pelle e delle unghie. “Bisogna mettere a disposizione dei pazienti trattamenti qualificati che possono migliorare il benessere psico-fisico e quindi anche la risposta alle cure”, aggiunge Davide Petruzzelli, Coordinatore Favo – Neoplasie Ematologiche: “Sono oltre tre milioni gli uomini e le donne che vivono in Italia con una diagnosi di tumore. Aiutarli anche fuori dell’ambito ospedaliero è prioritario se vogliamo che il nostro sia davvero un servizio sanitario universale e che tuteli appieno il diritto costituzionale alla salute”. Le specialiste in estetica oncologica APEO sono presenti in molti ospedali sul territorio nazionale: “Avere a disposizione una figura professionale competente e preparata – prosegue Redaelli – rappresenta un valore aggiunto per affrontare al meglio le conseguenze delle terapie, necessario per combattere le malattie complesse come quelle oncologiche. Siamo perciò convinti che dobbiamo rafforzare la nostra presenza sia all’interno che all’esterno delle strutture sanitarie”.

L’estetica oncologia potrebbe sembrare un argomento futile,ma non lo è affatto. Occuparsi del benessere psico-fisico non vuol dire, infatti, dimenticarsi o lasciare indietro altri grandi problemi che chiedono una soluzione strutturale. Come la necessità di assumere giovani medici: “Per anni c’è stato uno scarso rinnovamento del personale”, ha sottolineato la Senatrice Maria Rizzotti, Componente della Commissione Sanità a Palazzo Madama: “E’ un’azione fondamentale e non più rinviabile se vogliamo assicurare la tenuta del nostro sistema sanitario nazionale”.

Presente al webinar anche la Lega Italiana Per La Lotta Contro i Tumori – LILT,, che ha ricordato un altro problema importante: “Molte apparecchiature per gli esami senologici sono vetuste”, conclude Giuseppe D’Ermo, co-coordinatore task force senologica LILT: “ dovrebbero essere sostituite e per farlo sono necessari investimenti”.



www.repubblica.it 2021-10-18 15:43:47

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