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Emicrania, essere fedeli a cure per controllare la malattia – Cefalea

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(ANSA) – ROMA, 25 OTT – ‘La difficile aderenza terapeutica
nell’emicrania’: questo il titolo del terzo Forum organizzato
alla Sapienza Università di Roma, per cercare di comporre il
puzzle attorno a questa malattia che colpisce oltre 9 milioni di
persone in Italia, con un forte impatto sulla vita personale,
lavorativa, sociale ed economica.
   
MARTEDI’ 26 ottobre alle 15,00, nell’Aula multimediale del
Palazzo del Rettorato, partecipano a questa terza tappa del
percorso, dedicato a chi soffre di questa malattia e alla
discussione sulle nuove frontiere delle cure, Paolo Martelletti
(Sapienza università di Roma), Paola Calabresi (Università
cattolica del Sacro cuore di Roma); Marina De Tommaso
(Università Aldo Moro, Bari) Gianluca Coppola (Sapienza
Università di Roma); Filippo Brighina (Università degli Studi di
Palermo). Coordina il dibattito Paolo Russo de ‘La Stampa’.
   
Evento anche in streaming:
https://uniroma1.zoom.us/j/86149713679 .
   
“Questo terzo Forum – spiega Martelletti – si propone come
obiettivo quello di focalizzare l’informazione sul fatto che con
farmaci ampiamente sperimentati, come la tossina botulinica o
con i farmaci monoclonali l’abbandono è nettamente minore, in
quanto si tratta di terapie non giornaliere e non per via orale.
   
Questo aiuterà i pazienti a mantenere correttamente le loro cure
per un completo controllo della malattia emicranica”.
   
L’emicrania è una patologia che evolve spontaneamente
nell’arco della vita in cronicità, dicono infatti gli esperti.
   
Le crisi, dapprima sporadiche e lievi si trasformano negli anni
in severe, lunghe più di una giornata e resistenti ai farmaci
analgesici che il paziente assume spontaneamente per il
trattamento degli attacchi dolorosi. E su quando il paziente con
emicrania deve iniziare una terapia di profilassi, utile a
ridurre le crisi di numero ed intensità “c’è scarsa
informazione”. Da qui il terzo Forum sull’emicrania.
   
L’appuntamento fa seguito al secondo Forum del 28 settembre
scorso su ‘Trattamento acuto dell’emicrania: dove andiamo’, in
cui è stato dato l’annuncio di una nuova app gestita dai medici
con la quale i pazienti possono conoscere il centro più vicino
per ricevere i monoclonali.
   
Il primo Forum si è tenuto invece il 7 settembre scorso su
‘Prevenzione Emicrania: Dove Siamo’, dove è stato fatto il punto
sull’uso degli anticorpi monoclonali evidenziando che su 210
centri riconosciuti dalle Regioni per l’uso e la cura
dell’emicrania con questi anticorpi solo 70 sono effettivamente
operativi con grandi differenze territoriali. (ANSA).
   

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