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Vaccino Johnson & Johnson, richiamo molto probabile: cosa dicono gli esperti

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All’esame della Commissione tecnico consultiva dell’Aifa nella riunione del 28 ottobre la nuova dose per coloro che hanno ricevuto il vaccino di Johnson&Johnson. A chiedere un parere all’ente regolatorio italiano il Ministero della Salute. Tra le ipotesi anche la possibilità che per la nuova inoculazione venga utilizzato un vaccino a mRna, Pfizer o Moderna. Non solo: secondo fonti qualificate, la somministrazione non deve essere considerata come un richiamo, poichè l’immunizzante J&J è monodose e per una nuova somministrazione non sarebbe necessario aspettare che sia trascorso il periodo di sei mesi.

La nuova dose per coloro a cui è stato somministrato J&J viene considerata, si apprende, come “completamento del ciclo vaccinale”.

Pochi giorni fa la statunitense Food and Drug Administration, ente regolatorio dei farmaci, ha dato il via libera alla somministrazione di una seconda dose di vaccino Johnson & Johnson a due mesi di distanza dalla prima, dai 18 anni in su.

La decisione si basa sui dati della risposta immunitaria in 39 partecipanti a uno studio clinico (24 persone di età compresa tra 18 e 55 anni e 15 persone dai 65 anni in su). I partecipanti allo studio hanno ricevuto una dose di richiamo circa 2 mesi dopo la prima dose e i risultati hanno dimostrato una risposta immunitaria. Complessivamente, circa 9.000 partecipanti agli studi clinici hanno ricevuto due dosi di Janssen somministrate ad almeno due mesi di distanza e di questi, circa 2.700 hanno avuto almeno due mesi di follow-up di sicurezza dopo la dose di richiamo. Le analisi di sicurezza di Janssen da questi studi non hanno identificato nuovi problemi di sicurezza, fa sapere la Fda in una nota.

Il richiamo negli Stati Uniti, potrà essere fatto sia con una seconda dose di vaccino Janssen, sia in modalità eterologa con uno dei due vaccini mRna disponibili (Pfizer/Comirnaty o Moderna/SpikeVax). Atteso a breve un pronunciamento analogo dell’agenzia regolatoria europea Ema. In Italia si sono vaccinate con Janssen 1.844.952 persone: è quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria.

“Il vaccino J&J è uno dei vaccini vettore adenovirale, come quello di Astrazeneca, monodose. È in corso un processo di revisione da parte di Fda e successivamente ci sarà certamente anche di Ema, qualora arrivassero indicazioni, come è largamente possibile, di somministrare una seconda dose: un vaccino Rna messaggero avrebbe anche il vantaggio di genere una risposta immunologica anche migliore” come Pfitzer o Moderna. Lo ha detto il presidente del Css e coordinatore Cts Franco Locatelli durante la trasmissione ‘Che Tempo Che Fa’ su Rai3.

Dello stesso avviso Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute, in un’intervista rilasciata al Messaggero: “Sono convinto che andremo a somministrare la terza dose a tutte le fasce di popolazione. Dopo sei mesi dalla seconda per chi è stato immunizzato con vaccini mRna, dopo due mesi per chi è stato protetto con un’unica iniezione di Johnson&Johnson, almeno questa è l’indicazione di Fda, l’agenzia americana”.

“Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti” e con precedenza a chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson “che avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi”. Ma “entro l’anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, su Radio Capital.

La decisione di rendere monodose il vaccino Johnson&Johnson “è stata frutto di una valutazione forse non troppo approfondita”. Lo ha affermato Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Ospedale San Raffaele, di Milano. “Si riteneva che una dose di J&J fosse in qualche modo sovrapponibile a due dosi del vaccino AstraZeneca in realtà si è visto che la protezione tendere a decrescere piuttosto velocemente. Chi ha fatto J&J dovrebbe sottoporsi in fretta a una seconda dose di un vaccino a mRna”.



www.repubblica.it 2021-10-26 12:24:36

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