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Frutta,verdura,legumi, tè, caffè pilastri dieta anti-demenza – Alimentazione

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(ANSA) – ROMA, 11 NOV – Frutta, verdura, legumi, tè e caffè
sono i pilastri di una dieta anti-demenza: infatti un lavoro
pubblicato sulla rivista Neurology mostra che un’alimentazione
ricca di questi alimenti – considerati tutti cibi con potere
antinfiammatorio – riduce il rischio di ammalarsi di demenza.
   
Lo studio ha coinvolto 1059 individui di età media 73 anni,
seguiti per un periodo di almeno tre anni e mezzo. Condotto da
Nikolaos Scarmeas, della National and Kapodistrian University di
Atene, il lavoro mostra che coloro che in età anziana consumano
poca frutta e verdura, legumi e prediligono cibi con effetti
infiammatori come carboidrati raffinati (pane bianco e dolci),
carne rossa (hamburger, bistecche) e lavorata (hot dog,
salsiccia), bibite e fritti – hanno un rischio triplo di
ammalarsi di demenza rispetto ai coetanei che invece mangiano in
modo sano.
   
Mentre un altro studio apparso sempre sulla stessa rivista
svela il potere protettivo del pesce in particolare contro la
demenza vascolare.
   
Nella ricerca greca gli esperti hanno diviso il campione in
tre sottogruppi a seconda di quanto fosse antinfiammatoria la
loro alimentazione, misurata con un punteggio da un minimo di
-8,87 a un massimo di 7,98. Nel corso del periodo di
monitoraggio il 6% del campione si è ammalato di demenza. Ebbene
è emerso che rispetto a coloro che consumavano in media 20
porzioni settimanali di frutta, 19 di verdure, 4 di legumi e 11
di caffè e tè (dieta altamente antinfiammatoria), quanti invece
seguivano un regime alimentare infiammatorio (in media non più
di 9 porzioni di frutta, 10 di verdure, due di legumi, nove di
tè e caffè) presentavano un rischio triplo di ammalarsi di
demenza.
   
Mentre l’altro studio, condotto da Cecilia Semieri
dell’Università di Bordeaux in Francia mostra che consumare due
o più porzioni di pesce a settimana difende dalla demenza
vascolare nelle persone sotto i 75 anni.
   
“I nostri risultati sono entusiasmanti perché mostrano che
un’abitudine semplice come mangiare pesce (anche salmone, tonno
e sardine) due o più volte a settimana si associa a meno lesioni
cerebrali e a ridotta presenza di altri indicatori di danno
vascolare nel cervello, molto tempo prima che i sintomi della
demenza si manifestino”, conclude Samieri; quindi il consumo
abituale di pesce ha un potere protettivo contro la demenza.
   
(ANSA).
   

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