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Caso tesi Azzolina: gip, Salvini non insultò ma criticò – Lombardia

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Archiviata indagine per diffamazione a Milano

(ANSA) – MILANO, 15 NOV – La critica è stata certamente aspra
ma non ha trasceso nell’insulto personale ed è basata su un
fatto che non è stato radicalmente smentito da chi ha sporto
querela. E’ questo il senso del decreto con cui il gip di Milano
Roberto Crepaldi ha disposto l’archiviazione dell’indagine nella
quale il leader della Lega Matteo Salvini era accusato di
diffamazione in seguito alla denuncia presentata dall’ex
ministro dell’istruzione Lucia Azzolina dopo le polemiche sorte
per la vicenda della tesi ‘copiata’. Polemiche nate dopo un
articolo pubblicato nel gennaio dell’anno scorso da Repubblica
in cui si sosteneva che l’allora titolare del dicastero
dell’Istruzione nell’elaborato, realizzato in conclusione degli
studi presso la Scuola di specializzazione per l’insegnamento
secondario della Toscana, avesse attinto informazioni da
numerosi manuali, senza citarli, neanche nella bibliografia.
   
Il caso aveva provocato una levata di scudi contro l’allora
neoministro da parte di esponenti del Carroccio. Matteo Salvini
aveva pubblicato sui social un post, poi rimosso, in cui
affermava: “Fare peggio del ministro Fioramonti sembrava
impossibile. E invece Azzolina ci stupisce: si vergogni e vada a
casa”.
   
Frasi che ora per il giudice, che ha archiviato l’indagine
accogliendo la richiesta della Procura milanese, rispettano i
requisiti della continenza della critica politica e della
veridicità, anche perché, oltre al fatto che il segretario della
Lega aveva tratto spunto per le sue critiche da un articolo di
stampa il cui contenuto riteneva veritiero, lo stesso ex
ministro Azzolina, nel replicare, ha spiegato che quella non era
una tesi di laurea bensì una “relazione conclusiva del tirocinio
fatto durante il corso”. (ANSA).
   

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