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Ecco i farmaci reumatologici efficaci contro Covid-19

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La pandemia ha imposto una velocità alla ricerca scientifica mai vista prima. Nel giro di pochi mesi è stata prodotta una mole imponente di risultati, milioni di dati sono stati raccolti, centinaia di studi disegnati e iniziati. E anche le raccomandazioni che le società scientifiche formulano sulla base di tali evidenze si sono dovute aggiornare a un ritmo più celere del solito.

Ecco perché, a distanza di poco meno di un anno dalla prima stesura, arrivano ora gli aggiornamenti delle Raccomandazioni Eular, la società europea di reumatologia, sui farmaci reumatologici efficaci nei pazienti con Covid-19. Il progetto è stato ideato e coordinato da Xavier Mariette, reumatologo dell’Università di Parigi-Saclay. 

Nei mesi dell’emergenza molto è stato detto sul possibile uso di questi medicinali per contrastare alcuni aspetti di Covid-19, e alcuni studi sono stati iniziati per cercare di verificare tali ipotesi. Oggi, a distanza oramai di circa due anni dall’inizio dalla pandemia, si può affermare qualcosa di preciso e, soprattutto, di scientificamente provato.

Per esempio, come già scritto nelle prime Raccomandazioni, la classe di farmaci su cui è maggiore l’evidenza di un’azione positiva è quella dei corticosteroidi, in particolare il desametasone: un farmaco potente che riesce a placare la cascata infiammatoria che si sviluppa una volta che il virus ha iniziato a replicarsi dentro l’organismo, indicato quindi per il trattamento delle forme gravi di Covid-19. 

Rispetto alla prima versione delle Raccomandazioni, l’aggiornamento porta però una novità nella pratica clinica indicando come, in casi specifici, al desametasone si debba aggiungere un secondo farmaco, tocilizumab. “Quando ci siamo riuniti a luglio scorso per analizzare i nuovi studi pubblicati abbiamo osservato che molto era stato fatto”, spiega Alessia Alunno, reumatologa presso la UOC di Medicina Interna e Nefrologia, Dipartimento MESVA, Università degli Studi di L’Aquila, e prima firma della revisione della letteratura e delle Raccomandazioni pubblicate su Annals of the Rheumatic Diseases.

“In particolare una serie di studi avevano dimostrato che aggiungendo al desametasone il tocilizumab, un farmaco che noi reumatologi usiamo oramai da anni, è possibile rallentare la progressione della malattia e ridurre la mortalità in un gruppo specifico di pazienti, quelli che hanno bisogno di ossigenoterapia non invasiva o di ventilazione meccanica”.

Risultati che anche le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità avevano considerato, indicando come cardine della terapia immunomodulante proprio questi due farmaci, desametasone e tocilizumab. In questa stessa categoria di pazienti, aggiungono gli esperti, anche altri due farmaci hanno mostrato risultati promettenti, ovvero baricitinib e tofacitinib.

Indicazioni anche per il plasma iperimmune e gli anticorpi diretti contro Sars-Cov-2: si tratta di farmaci utili nelle fasi più precoci dell’infezione, nell’arco di 5-7 giorni dalla comparsa dei primi sintomi, o, nel caso degli anticorpi anti-Sars-CoV-2, nei pazienti ad alto rischio di sviluppare la malattia. In particolare il plasma iperimmune sembra avere una qualche efficacia nei pazienti con difetti della risposta immunitaria e con sintomi di recente insorgenza. “Si raccomanda anche di scegliere gli anticorpi monoclonali anti-Sars-CoV-2 guardando alla distribuzione delle varianti del virus e in base all’efficacia dei singoli prodotti sulle singole varianti”, aggiunge Alunno.

Infine, gli esperti si pronunciano su alcuni farmaci, anakinra e colchicina, per i quali sono in corso studi ma i dati disponibili non sono sufficienti. “In questo caso non abbiamo potuto formulare una raccomandazione a favore del loro utilizzo perché i dati positivi non sono ancora abbastanza robusti”, spiega ancora Alunno. “Le informazioni cominciano ad accumularsi ma non sono chiare a sufficienza, abbiamo bisogno di tempo e di ulteriori studi”. La ricerca corre ma è bene attenersi alle evidenze concrete provenienti da studi clinici di elevata qualità.



www.repubblica.it 2021-11-19 15:45:00

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