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Covid, gli anestesisti: “Serviva una stretta in tempo, per invertire la rotta prima d…

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Serviva una stretta significativa delle misure di prevenzione del contagio. Sulla carta sono piuttosto importanti e il giudizio è nel complesso positivo”. Lo ha detto Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), commentando le nuove misure varate ieri dal Governo. “Secondo noi – aggiunge Vergallo – ci sono i tempi per invertire, prima di Natale, la rotta dell’attuale risalita della curva, che fortunatamente è lineare e non esponenziale”.

Nel merito gli anestesisti giudicano “molto positivo l’allargamento delle categorie per cui sarà obbligatorio il vaccino, aver incluso anche le forze dell’ordine, dove ci risulta che c’è una percentuale molto alta di resistenza, è una cosa buona e anche giusta. Mentre – avverte Vergallo – non mi pare di aver visto nel provvedimento un inasprimento delle sanzioni per chi, ad esempio, trasgredisce quanto prevede il super Green pass. Ecco, forse sul fronte controlli e sanzioni sarebbe stato più corretto fare il punto di quanto fatto ad oggi e capire – conclude – se si deve essere più duri con chi non segue la legge e mette a rischio la salute della comunità”.

Solo tre giorni fa Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti), aveva parlato del ischio di intasamento delle terapie intensive degli ospedali, per l’aumento dei contagi. “Siamo in piena quarta ondata pandemica. C’è grande preoccupazione: le terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese”, aveva detto, sottolineando la necessità di accelerare molto sulle terze dosi e osservare la massima attenzione per le norme di prevenzione.

Una previsione di sofferenza per le terapie intensive già evidenziata nei giorni scorso dagli anestesisti ospedalieri dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac).

 

 



www.repubblica.it 2021-11-25 15:54:06

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