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Un’altra buona notizia: un nuovo farmaco contro Covid

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Arrivano i primi ed incoraggianti risultati dal trial di fase 2 EMPATHY, in cui si sta testando il farmaco di Novartis chiamato Ensovibep. Questo nuovo farmaco pare essere in grado di ridurre carica virale, ospedalizzazioni e morte in una coorte di 407 persone. Il farmaco va assunto endovena in un contesto ospedaliero e il dosaggio esatto deve ancora essere definito.

Come funziona questo nuovo farmaco?

Abbiamo imparato che il Sars-CoV2 per entrare nelle nostre cellule sfrutta una porta d’accesso biologica: il recettore ACE2. Il mezzo con il quale il virus ’apre questa porta’ è la proteina Spike. La maggior parte dei vaccini anti-Covid19 sono costruiti sulla Spike virale in modo che il nostro sistema immunitario sviluppi anticorpi contro di essa impedendo l’ingresso del virus.

L’Ensovibep si lega ad una porzione specifica della proteina Spike (RBD) e ne impedisce l’interazione con ACE2. I dati preliminari mostrano che l’Ensovibep è in grado di bloccare ed inibire tutte le varianti di Sars-CoV2, Omicron compresa, suggerendo che il blocco avvenga in maniera specifica ed indipendente dalle mutazioni.

Vantaggi e svantaggi dell’Ensovibep

Se l’Ensovibep dovesse venire approvato sarebbe un’ulteriore preziosissima arma nel nostro arsenale contro Sars-CoV2, si unirebbe a Paxlovid e Molnupiravir i quali si sono dimostrati efficienti nel ridurre malattia grave e ospedalizzazioni. L’ Ensovibep a differenza degli altri farmaci agisce a monte nella cascata virale e come abbiamo visto impedisce l’ingresso del virus nelle cellule preservandole dai danni indotti dal virus.

Inoltre l’Ensovibep si è dimostrato efficace contro tutte le varianti, caratteristica oggi più che mai necessaria. Infine il meccanismo d’azione del Ensovibep è estremamente specifico (blocca una regione della Spike virale). L’estrema specificità del farmaco dovrebbe ridurre il numero di effetti indesiderati.

Dopo aver elencato i pregi dell’Ensovibep vanno menzionati alcuni svantaggi: infatti il farmaco viene somministrato per via endovenosa. La modalità di somministrazione potrebbe limitare l’accesso al farmaco e anche la sua distribuzione. L’Ensovibep è un farmaco che non previene l’infezione ma che ne evita gli effetti deleteri e perciò va assunto tempestivamente e questo elemento potrebbe complicarne l’uso.

Infine in maniera simile ad altri antivirali per poterne apprezzare appieno la potenza servirebbe sapere esattamente quali pazienti ne beneficeranno di più, infatti il beneficio clinico in un paziente giovane senza patologie potrebbe essere limitato.

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Take Home Messages:

1) Ensovibep è un nuovo farmaco anti-Sars-CoV2 attualmente in sperimentazione

2) Agisce bloccando l’interazione tra la proteina Spike (chiave) e il recettore umano ACE2 (porta)

3) I risultati preliminari sono molto incoraggianti e pare riduca rischio di morte e ospedalizzazione

4) Questo farmaco potrebbe aggiungersi all’arsenale contro la Covid19 dove per il momento i vaccini rimangono l’arma fondamentale

REF:

https://www.clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04828161

https://www.novartis.com/news/media-releases/novartis-and-molecular-partners-report-positive-topline-data-from-phase-2-study-ensovibep-mp0420-darpin-antiviral-therapeutic-covid-19

https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.02.03.429164v3.full

Aureliano Stingi, dottore in biologia molecolare lavora nell’ambito dell’oncologia di precisione. Collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità nella battaglia contro le fake news a tema Covid19

Twitter: @AurelianoStingi Instagram: Aureliano _Stingi





www.repubblica.it 2022-01-17 11:13:19

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