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Quarta dose: chi sono i super fragili che potranno farla da marzo

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La quarta dose per i “super-fragili” over 12 sarà disponibile già tra una settimana. Nell’attesa di capire se per tutti gli italiani o almeno per gli over 50 ci sarà bisogno di un richiamo annuale il prossimo autunno- probabilmente con un nuovo vaccino – è ufficiale che dal prossimo 1 marzo scatterà la nuova dose booster per quasi 900mila italiani. Dopo il via libera dell’Agenzia del farmaco sono arrivate anche le indicazioni del commissario Figliuolo che fanno partire ufficialmente questa nuova fase della campagna vaccinale.

Sono quasi 900mila i “super fragili”

In particolare la circolare diffusa dal commissario Figliuolo che ricorda le indicazioni dell’Aifa sottolinea come per «i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido» sarà disponibile una nuova dose booster (dopo le prime tre) a distanza di 4 mesi. Si tratta secondo le stime già inviate alle Regioni dal commissario Figliuolo di una platea di 889.999 persone che potranno ricevere la quarta dose. Una decisione in questo senso, ma con una platea molto più ampia, è stata adottata anche dall’Inghilterra dove ieri la quarta dose booster è stata suggerita per tutti gli over 75 e le persone vulnerabili dai 12 anni un su.

La lista dei pazienti coinvolti

Ma chi rientra nella platea di soggetti con «marcata compromissione della risposta immunitaria»? La lettera di Figliuolo richiama la definizione già impiegata nella circolare del 14 settembre 2021 per definire la prima platea della terza dose. Si tratta in particolare di pazienti con trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva o con trapianto di cellule staminali ematopoietiche («entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica») oppure in attesa di trapianto d’organo. E poi ancora pazienti in trattamento con terapie cellulari Car- T e con «patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure». E poi chi soffre di immunodeficienze «primitive» o « secondarie a trattamento farmacologico». Infine ci rientrano anche i pazienti in «dialisi e insufficienza renale cronica grave» o con «pregressa splenectomia» oltre che con «sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids).

Quarta dose per tutti o solo per quelli più a rischio

Che si possa somministrare la quarta dose anche agli altri è invece un’ipotesi su cui il dibattito è ancora aperto. L’ipotesi più concreta al momneto è quella di una nuova dose vaccinale in autunno solo per le fasce più a rischio della popolazione, come ad esempio gli anziani o gli operatori sanitari. Insomma, si potrebbe procedere ad un richiamo ‘mirato’ per particolari categorie come accade per l’influenza. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha spiegato che ci si affiderà alla scienza, ma ritiene comunque «possibile» che dopo l’estate con l’arrivo dei primi freddi «si possa valutare una dose di richiamo alle fasce più a rischio, come gli anziani», così come per l’influenza. E se la Fondazione Gimbe sostiene invece che «non ci sono a oggi evidenze scientifiche» a favore della quarta dose per tutti, il consigliere del ministero Walter Ricciardi argomenta invece che «le farmaceutiche stanno sperimentando vaccini che coprono da tutte le varianti. Finché non arriveranno, bisognerà allargare per gradi la platea della quarta dose: prima i grandi anziani, poi gli operatori sanitari».



www.ilsole24ore.com 2022-02-23 20:02:35

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