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“Un taglio netto”, il senso di donare i capelli per chi ha un tumore

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I CAPELLI dicono tante cose di noi, ci danno sicurezza, ci fanno sentire attraenti, ci permettono di cambiare quando vogliamo “tagliare” simbolicamente con il passato e comunicarlo al mondo. Per molti rappresentano un tratto importante della propria identità, ed è per questo che quando li vediamo cadere o spegnersi, proviamo disagio e malessere. Quando poi a danneggiarli sono terapie intensive come la chemioterapia, l’alopecia diventa la rappresentazione della malattia ed è vissuta come un trauma che si aggiunge allo shock del cancro. Lo raccontano bene nel libro “Un Taglio netto. Il dono dei capelli” (Harpo editore, 2022), in uscita il prossimo 31 marzo, Giusy Giambertone, imprenditrice e art director esperta nella creazione di parrucche con capelli naturali, fondatrice di A.T.R.I. (Advanced Tricology Research International) Onlus, e la psicologa clinica Paola Napoleone.

 

Insieme hanno dato voce a chi ha vissuto il trauma della perdita di capelli a causa della chemio, e a chi ha avuto il coraggio di privarsene volontariamente per donarli a pazienti oncologici, aderendo al Progetto Smile. Il libro è dedicato proprio a questa iniziativa di solidarietà – nata da A.T.R.I. Onlus con il sostegno di Tricostarc e Fondazione Prometeus Onlus – che dal 2011 permette di donare i propri capelli per realizzare parrucche al solo costo della lavorazione. Chi dona può lasciare un pensiero, un messaggio o un disegno, uno “smile” appunto, per la persona destinataria di quel dono, che può rispondere allo stesso modo, creando un legame simbolico di solidarietà.

 

Nel libro, il tema della donazione dei capelli viene affrontato in tutti i suoi aspetti: sociale, psicologico, imprenditoriale, economico, storico e giuridico. Il racconto parte dall’esperienza che Giusy Giambertone ha avuto con il cancro: un tumore le ha portato via il marito Mauro, colpendolo al pancreas. Il vuoto e il dolore per la sua perdita sono insopportabili, ma sono anche di ispirazione per la nascita del Progetto Smile e della Banca della Parrucca (nata per donare parrucche in comodato d’uso gratuito a tutte coloro che non hanno la possibilità di acquistarle): idee che hanno preso vita tra le corsie d’ospedale.

 

Con una scrittura semplice e uno stile empatico, le due autrici raccontano gli stati d’animo di tutte queste persone, uomini e donne – ma soprattutto donne – che vivono il dramma del danno estetico e non vogliono che la malattia condizioni tutte le sfere della vita quotidiana. Il libro è ricco di testimonianze toccanti di pazienti e donatrici sui momenti vissuti – come il taglio netto dei capelli da donare, o la parrucca naturale indossata per la prima volta davanti allo specchio – e sul significato che l’esperienza del dare e ricevere il dono ha avuto nelle loro vite.



www.repubblica.it 2022-03-23 15:00:21

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