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Marzo mese dell’udito, anche i giovani sono a rischio – Lombardia

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Amplifon, test udito sia parte di routine della prevenzione

(ANSA) – MILANO, 25 MAR – Entro il 2050 saranno 2,5 miliardi
le persone nel mondo che soffriranno di calo uditivo. In
particolare, secondo l’Oms, oggi 1,1 miliardi di giovani sono a
rischio di sviluppare danni permanenti all’udito a causa
dell’ascolto di musica ad elevato volume e dell’esposizione
prolungata al rumore eccessivo. Marzo è il mese dedicato
all’udito e questi dati raccontano quanto può essere importante
la prevenzione, anche per i giovani. “L’ipoacusia è un fenomeno
molto diffuso, in Italia sono circa 7 milioni le persone che ne
sono già affette – ha spiegato Chiara Fracassi, Marketing
Director Amplifon Italia -. Si può fare qualcosa per anticipare
e prevenire l’insorgenza di queste problematiche, si può e si
deve fare un test dell’udito come parte di una routine della
prevenzione. Si possono utilizzare delle app come Listen
Responsibly che abbiamo lanciato come Amplifon per la
misurazione dell’inquinamento acustico”.
   
Sentire bene corrisponde anche ad un benessere cognitivo per
questo Amplifon sta lanciando “un vero e proprio movimento per
la prevenzione che spinga tutti a normalizzare il test
dell’udito come parte integrante della routine preventiva”, ha
aggiunto. Si tratta di una rete di prossimità e di prevenzione
che si allarga oltre i 700 punti vendita Amplifon. “Solo
nell’ultimo mese abbiamo stretto accordi con oltre 800 farmacie
del gruppo Alphega e oltre 250 cliniche dentarie di DentalPro in
Italia e unito le forze con Ugo – ha concluso -, un servizio di
caregiver che aiutano la mobilità dei più fragili negli
spostamenti da e verso le filiali nostre e dei nostri partner”.
   
“Le perdite uditive anche molto lievi vanno trattate
precocemente, perché altrimenti si va incontro a delle
conseguenze che sono di tipo cognitivo – ha spiegato Enrico
Fagnani, Specialista in Audiologia e Orl di Fondazione Irccs
Policlinico di Milano – , perché abbiamo un affaticamento
eccessivo, un dispendio esagerato di risorse cognitive, un
aumento dello stress e della frustrazione. E c’è una
accelerazione di quelli che possono essere i processi di demenza
senile, altro problema poi è quella dell’interazione sociale per
cui la persona tende ad isolarsi”. (ANSA).
   

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