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Collaborativa, innovativa, su misura: ecco la sanità del futuro secondo gli italiani

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Dopo il Covid la sanità non sarà più la stessa. Se lo augurano i pazienti, che hanno toccato con mano pregi e difetti del servizio sanitario nazionale, lo auspicano le Istituzioni che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) hanno ridisegnato la sanità del futuro. Ma gli italiani come vorrebbero essere curati? Il Censis lo ha chiesto a un campione rappresentativo di cittadini e i risultati, presentati oggi in occasione della prima edizione di “The Italian Health Day” di Janssen Italia, vanno nella direzione della “RInnovAzione”, neologismo nato dall’incontro di Ricerca, Innovazione, Azione e Rinnova, parole che richiamano le dinamiche che gli italiani considerano decisive per costruire la Sanità che massimizza il valore salute. “Gli italiani, grati alla sanità per quel che ha fatto in emergenza, ora la guardano proiettata verso il futuro. Personalizzazione delle cure, più alti esiti, miglior qualità della vita e sostenibilità economica, sono le variabili di una difficile equazione che, se sarà opportunamente valorizzato il ruolo degli innovatori, dai ricercatori alle imprese del farmaco tanto apprezzati dai cittadini, sarà senz’altro risolta. Non a caso, in maggioranza gli italiani sono convinti che nei prossimi anni, anche grazie alle lezioni di questo biennio, il servizio sanitario è destinato a migliorare”, ha dichiarato Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis. La ricerca è stata realizzata nell’ambito del progetto “I Cantieri per la Sanità del Futuro”, avviato nel 2021 da Censis e Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson per individuare le direttrici di sviluppo della Sanità post-Covid.

I cittadini hanno evidenziato il ruolo chiave dell’innovazione, decisiva per migliorare la cura, i percorsi assistenziali e le difese dalle nuove emergenze: oltre 9 intervistati su 10 hanno fiducia nei ricercatori scientifici e ritengono che la spesa pubblica in ambito salute rappresenti un investimento e non un costo. Fondamentale per l’efficacia della sperimentazione scientifica e per l’efficienza nell’accesso alle cure è la cooperazione tra Stati e imprese del farmaco, le quali godono della fiducia di ben 2 italiani su 3. Gli studi scientifici generano infatti nuova conoscenza – e Janssen Italia in pochi anni (dal 2017 al 2020) ha triplicato le sperimentazioni nel nostro Paese –, permettono l’accesso gratuito a nuove terapie ai pazienti e quindi fanno risparmiare il sistema sanitario: per ogni euro investito in ricerca e sviluppo da parte delle aziende, infatti, se ne generano 2,8 di risparmio per la sanità pubblica, come ha dimostrato uno studio condotto dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS).

“Il Rapporto presentato oggi mostra chiaramente cosa gli italiani si aspettano dalla sanità post-Covid e non possiamo che trovarci d’accordo con quanto hanno espresso, a partire dalla richiesta di una maggiore collaborazione pubblico-privato per portare sempre più rapidamente l’innovazione ai pazienti. Ci fa piacere, inoltre, constatare che gli italiani ripongano un’alta fiducia nei confronti delle imprese del farmaco e che il loro ruolo sia riconosciuto nell’ambito dell’innovazione, tanto nelle emergenze, quanto in situazioni ordinarie. La ricerca clinica rappresenta, infatti, la linfa vitale della nostra azienda, basti pensare che sono ben 14 le nuove molecole su cui Janssen sta lavorando, in special modo negli ambiti oncologico e immunologico, affinché siano a disposizione dei pazienti”, ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Janssen Italia e Head of External Affairs Johnson & Johnson Italia.

La ricerca Censis ci parla anche del desiderio dei cittadini di giocare un ruolo attivo nella cura della propria salute, a partire dalla relazione con il medico, in cui 9 italiani su 10 ripongono fiducia. Risulta molto alta anche la percentuale di chi nutre fiducia nel servizio sanitario della propria regione (73,2%). Fiducia che si proietta in avanti: il 61% degli italiani è convinto che nei prossimi anni grazie alle lezioni apprese dalla pandemia la nostra sanità migliorerà. Per farlo davvero sarà però indispensabile costruire la cura intorno al paziente: il 94,3% degli intervistati auspica una maggiore personalizzazione delle cure, con il 92,9% che si aspetta che i percorsi di cura, dal domicilio, al territorio fino agli ospedali, siano modulati sulle esigenze personali del paziente. In questa direzione, per esempio, va il servizio di domiciliazione dei farmaci “Janssen a Casa Tua”, attivato fin dall’inizio della pandemia, che consente ai pazienti di risparmiare tempo prezioso, migliorando la loro qualità di vita.

Al dibattito seguito alla presentazione dei dati Censis hanno partecipato il Dirigente Organizzazione Modelli Sanitari Territoriali di AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) Alice Borghini, il Segretario Generale Cittadinanzattiva Anna Lisa MandorinoDaiana Taddeo, Area Ricerca Nazionale SIMG (Società italiana di Medicina Generale e Cure Primarie), il Direttore Generale Censis Massimiliano Valerii e il Presidente di Janssen Italia e Head of External Affairs Johnson & Johnson Italia Massimo Scaccabarozzi.



www.repubblica.it 2022-03-25 17:35:00

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