Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Covid-19, un integratore aiuta a contrastare la perdita di massa muscolare

30

- Advertisement -


NON è un farmaco né una terapia salvavita, eppure Argivit – un integratore a base di arginina, creatina, L-carnitina, vitamine C ed E, sali minerali e altre sostanze – ha dimostrato di essere sorprendentemente utile per minimizzare la perdita di massa e forza muscolare durante il ricovero in terapia subintensiva per Covid-19, migliorando la capacità respiratoria dei pazienti e riducendo di una settimana i tempi di degenza. Lo studio, tutto italiano, è stato condotto a Napoli ed è pubblicato sulla rivista Healthcare.

 

Sarcopenia e Covid-19

La sarcopenia è la tendenza dei muscoli a ridurre quantità e qualità della massa muscolare, determinando l’abbassamento del livello di performance fisica. È una malattia che compare spesso nella terza età, ma può insorgere anche tra i pazienti colpiti da Covid-19. “La perdita progressiva di massa muscolare e la conseguente debolezza colpiscono oltre il 60% di uomini e donne infettati dal coronavirus – afferma Eduardo Pone, Responsabile del Dipartimento di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale del Mare di Napoli -. Come hanno evidenziato diverse ricerche scientifiche, questi sintomi si verificano di solito pochissimi giorni dopo l’inizio del ricovero ospedaliero e non riguardano solo gli anziani ma anche i pazienti giovani con meno di 40 anni. Si tratta di problematiche che presentano ripercussioni dirette sulla dinamica respiratoria e quindi sulle funzioni fisiologiche nel complesso”.

 

Lo studio

La malattia infiammatoria, l’immobilità a cui i pazienti in terapia subintensiva sono costretti, l’alimentazione per forza di cose non ottimale, ma anche alcune terapie farmacologiche contribuiscono alla perdita di massa muscolare. All’Ospedale del Mare di Napoli, allora, si sono chiesti come poter aiutare i muscoli dei pazienti a funzionare meglio, con l’obiettivo di agevolare la ripresa dall’infezione.

“Abbiamo condotto uno studio retrospettivo osservazionale su quaranta pazienti ricoverati in terapia sub-intensiva trattati con Argivit confrontando i dati con un gruppo di controllo di altrettanti malati”, spiega Carolina Bologna, specialista in Geriatria, Dirigente Medico presso l’UOC di  Medicina Interna dell’Ospedale del Mare di Napoli. “In particolare, abbiamo monitorato con l’ecografia al letto del paziente la massa muscolare del quadricipite e con un dinamometro la forza muscolare”.

Benché il campione di pazienti non sia molto ampio, l’analisi dei risultati ha dato risultati davvero notevoli e così significativi che i ricercatori sono convinti dei benefici della supplementazione con Argivit: si è ridotto del 58% il numero di giorni di ventilazione nei pazienti ricoverati in terapia sub-intensiva e di quasi il 10% quello dei giorni di ospedalizzazione, aspetto di non secondaria importanza nella gestione economica e organizzativa di questo periodo. “Diminuire il tempo di degenza in terapia sub-intensiva è molto importante per il singolo paziente nonché per il sistema sanitario nazionale in termini di costi di degenza ospedaliera. Una settimana in meno di dipendenza da un respiratore significa anche abbattere il rischio di infezioni ospedaliere. C’è poi l’aspetto psicologico che non deve essere trascurato perché un malato, che vede tutti i giorni migliorare il benessere generale e la propria funzione muscolare-respiratoria, reagisce meglio alle cure. Ovviamente si tratta di un dato molto interessante e che può contribuire a migliorare gli esiti del Covid-19, anche se non si tratta ovviamente di una terapia salva vita”, aggiunge Bologna.

 

L’integratore

Argivit è un integratore composto da arginina, creatina, L-carnitina, vitamine C ed E, sali minerali e altre sostanze che hanno tutte un ruolo positivo per l’organismo e sinergico tra loro. L’arginina non solo contribuisce a potenziare la massa muscolare ma è anche il precursore dell’ossido nitrico, potente vasodilatatore prodotto dall’endotelio e che consente anche un risparmio delle riserve metaboliche. La vitamina C, importante antiossidante, è utile nelle infezioni, che causano un incremento sistemico nello stress ossidativo, contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario e favorisce la riduzione della sensazione di stanchezza e affaticamento. L’azione antiossidante è rinforzata anche dal selenio e dalla vitamina E e il nutraceutico fornisce anche un’integrazione di sali minerali fondamentali come potassio e magnesio e l’apporto di ferro. “L’impatto è quindi multifattoriale e i benefici indotti non sono solo inerenti alla sarcopenia”, precisa la geriatra. “Il nostro studio ha infatti dimostrato che il supporto nutrizionale con questo integratore a base di arginina è stato essenziale per il miglioramento delle prestazioni muscolari e respiratorie dei nostri pazienti. L’esperienza dimostra che il trattamento può iniziare nel momento del ricovero e deve poi proseguire nel periodo della convalescenza anche dopo le dimissioni. È sufficiente assumere una bustina al giorno dell’integratore”.

Non solo Covid

Lo studio italiano apre interessanti prospettive non solo per l’implementazione dei protocolli di cura per Covid-19. Come sottolinea Renzo Rozzini, Direttore del Dipartimento di Geriatria della Fondazione Poliambulanza di Brescia, infatti, la sarcopenia è anche una condizione tipica delle età più avanzate, che si può accompagnare a malattie acute e croniche, aggravandole e quindi non può essere sottovalutata: aumenta il rischio di disabilità fisica, riduce drasticamente la qualità di vita, determina molte complicanze e può essere fatale, se non viene trattata in modo adeguato. Può interessare anche persone con meno di 65 anni e non sempre le cause sono identificabili e di conseguenza prevenibili. “Possiamo intervenire sugli stili di vita, tra i non più giovanissimi, e condurre esami di screening per favorire la diagnosi precoce”, aggiunge Rozzini. “In particolare, è importante promuovere l’attività fisica e una dieta corretta ed equilibrata. La malnutrizione, che facilita il progredire della malattia, è infatti molto frequente e interessa la metà degli anziani ospedalizzati o che vivono in Rsa. Un prezioso aiuto può arrivare da integratori alimentari efficaci e molto ben tollerati come l’Argivit. Anche nell’anziano contrasta l’affaticamento fisico e gli stati di debolezza e rappresenta un ottimo supporto all’astenia fisica e mentale grazie all’apporto sinergico di tutti i suoi componenti”.

Per valutare le effettive potenzialità di questo tipo di integrazione alimentare serviranno ulteriori indagini, studi clinici estesi ad altre tipologie di pazienti. “Questo studio – conclude Rozzini – ha anche il pregio di richiamare l’attenzione su un aspetto, quello dell’integrazione alimentare e dei percorsi di supporto non farmacologici, che è spesso sottovalutato, soprattutto negli ospedali moderni per ragioni pratiche”.



www.repubblica.it 2022-03-31 13:51:26

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More