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>>>ANSA/Casi di salmonella, si ferma fabbrica Ferrero Belgio – Alimentazione

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(di Alessandro Galavotti)
(ANSA) – TORINO, 08 APR – Ferrero ferma la produzione nello
stabilimento di Aron, in Belgio, per i casi di salmonella
segnalati in diversi paesi europei. La decisione dopo che
L’Agenzia federale belga per la sicurezza della catena
alimentare (Afsca), che ha sospeso l’autorizzazione alla
produzione nella fabbrica, ha annunciato il ritiro di tutti i
prodotti Kinder fabbricati nell’impianto. Compreso quelli
distribuiti in Italia, dove secondo il centro europeo per la
prevenzione e il controllo delle malattie, l’Ecdc, non sono
stati registrati episodi. Salve invece le uova di Pasqua Kinder
GranSorpresa perché prodotte ad Alba (Cuneo), dove nel lontano
1946 ha mosso i primi passi il colosso dolciario, che si dice
“profondamente rammaricato” per la vicenda.
   
“Questo evento tocca il cuore dei principi nei quali
crediamo, metteremo in essere ogni azione necessaria al fine di
preservare la piena fiducia dei nostri consumatori”, sono le
scuse dell’azienda, per cui “la sicurezza alimentare e la
qualità restano da sempre al centro”.
   
Sono 142 i casi di Salmonella Typhimurium monofasica, 114
confermati e 28 probabili, collegati secondo l’Ecdc, che non
cita mai la Ferrero, “a uno stabilimento di Arlon”. Il primo è
stato individuato lo scorso 7 gennaio nel Regno Unito, dove si
registra il numero più alto, 65, a cui si aggiungono i 26 casi
probabili del Belgio, con i 25 confermati della Francia e i 10
dell’Irlanda. Altri Paesi dove si sono registrati casi
confermati, sempre secondo l’Ecdc, sono Germania, Lussemburgo,
l’Olanda, la Norvegia e la Svezia. L’epidemia, spiega ancora
l’Ecdc, è caratterizzata da una percentuale insolitamente
elevata di bambini ricoverati in ospedale, alcuni con sintomi
clinici gravi come la diarrea sanguinosa. Sulla base di
interviste con i pazienti e studi epidemiologici analitici
iniziali, prodotti di cioccolato specifici sono stati
identificati come la probabile via di infezione. I casi affetti
sono stati identificati attraverso tecniche avanzate di
tipizzazione molecolare. Poiché questo metodo di test non viene
eseguito regolarmente in tutti i paesi, alcuni casi potrebbero
non essere rilevati.
   
Nei giorni scorsi Ferrero aveva già ritirato, a scopo
precauzionale, diversi lotti di prodotti Kinder in vari Stati,
ma qualcosa deve essere andato storto. A riconoscerlo è la
stessa Gruppo – 12,7 miliardi di fatturato globale e quasi
40mila dipendenti in tutto il mondo – secondo cui ci sono state
“inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e
nella condivisione delle informazioni”. Un problema che “ha
impattato sulla rapidità e sull’efficacia delle indagini”.
   
Lo stop delle attività ad Arlon, nello stabilimento che ha
sede in Rue Pietro Ferrero, era dunque “l’unica e corretta
decisione da prendere al fine di garantire il massimo livello di
sicurezza alimentare ed eliminare rischi ulteriori”, sostiene la
multinazionale, che ringrazia “per le preziose raccomandazioni
ricevute” le autorità per la sicurezza alimentare, con cui
continuerà a collaborare.
   
L’Afsca, dal canto suo, ha fatto sapere che seguirà da vicino
le tappe intraprese da Ferrero e autorizzerà la riapertura dello
stabilimento di Arlon dopo aver verificato che tutte le norme e
i requisiti di sicurezza alimentare siano soddisfatti. (ANSA).
   

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