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Reni, come curare i calcoli

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Un dolore simile a quello del parto. Chi ha sofferto di una colica renale non se lo dimentica facilmente. E, purtroppo, non si tratta di poche persone. I calcoli renali sono, infatti, abbastanza comuni: ne soffrono circa 15 uomini e 10 donne su 100. Sono molto più frequenti negli individui con età compresa tra i 30 e i 60 anni e compaiono raramente prima dei 20. Simili a piccoli sassi, si formano nei reni quando le sostanze presenti nelle urine diventano troppo concentrate, precipitando e formando del materiale solido.

Un problema se sono ‘grandi’

Nel migliore dei casi vengono eliminati con le urine senza dolore, ma se di grandi dimensioni – possono raggiungere anche le dimensioni di una palla da golf – si possono incastrare lungo le vie urinarie e dare origine a dolori acuti e persistenti. Le forme più comuni di calcoli sono quelli di calcio (rappresentano il 75% del totale), quelli di struvite o infettivi, formati da cristalli di fosfato, ammonio e magnesio, e quelli di acido urico. I primi si formano a partire dall’acido ossalico presente in grandi quantità in diversi cibi; i secondi insorgono spesso a seguito di un’infezione batterica; i terzi si formano soprattutto a causa dell’acidità delle urine che promuove la formazione di cristalli. La migliore prevenzione è bere acqua in abbondanza.

Le fake news

L’Iss bolla come bufala l’affermazione che l’acqua del rubinetto faccia venire i calcoli, anche se ricca di calcio e di magnesio. Si legge, infatti, sul sito: “È bene ricordare che la formazione dei calcoli, per lo più costituiti da ossalato di calcio, dipende in molti casi da una predisposizione individuale o familiare. Il rischio è più elevato se ci sono in famiglia altre persone che ne soffrono. In caso di predisposizione è essenziale bere in abbondanza e di frequente nell’arco della giornata senza per questo temere che il carbonato di calcio, presente nell’acqua del rubinetto, possa favorire la formazione di calcoli”.

La dieta

Piuttosto, se si soffre di calcoli a base di calcio è bene ridurre l’apporto di ossalato di calcio nella dieta, evitando i cibi che ne sono ricchi come il cioccolato, le mandorle, i frutti di bosco. Se, invece, il problema è legato all’acido urico è bene limitare il consumo di carne e pesce. Se nonostante tutte le precauzioni la colica renale arriva, non resta che armarsi di antidolorifico e idratarsi molto per cercare di espellere i calcoli; se la loro dimensione dovesse essere troppo grande si possono usare diverse tecniche per cercare di frantumarli e facilitarne il passaggio. Informazioni da tenere a mente, dal momento che si prevede un aumento della loro diffusione, dovuto anche al cambiamento climatico e all’innalzamento delle temperature medie.



www.repubblica.it 2022-04-29 07:50:53

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