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Efficaci due vaccini sperimentali contro la mononucleosi

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Due vaccini sperimentali contro il virus di Epstein-Barr hanno dimostrato efficacia su test animali, inducendo risposte immunitarie in animali di grandi dimensioni e provocando anticorpi che proteggono i topi dalle infezioni. A metterli a punto il team guidato dall’Università di Houston, negli Stati Uniti. I risultati degli studi sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine e potrebbero finalmente mettere fine alla mancanza di un vaccino contro il virus di Epstein-Barr e aiutare a prevenire i disturbi associati che vanno dal cancro alla sclerosi multipla.

Il virus di Epstein-Barr infetta oltre il 95% degli adulti in tutto il mondo ed è responsabile di molte patologie e disturbi. Oltre ad essere la principale causa di mononucleosi, il virus è associato a tumori come il linfoma e il cancro gastrico e provoca più di 200mila casi di cancro ogni anno in tutto il mondo. Inoltre, ricerche recenti hanno anche collegato il virus di Epstein-Barr alla sclerosi multipla, una malattia progressiva del sistema nervoso senza cura. Nonostante questo ampio impatto sulla salute pubblica, non esiste ancora un vaccino in grado di prevenire le infezioni da virus di Epstein-Barr.

Virus bloccato

I ricercatori hanno somministrato i vaccini a topi, furetti e primati non umani. Questi, hanno indotto anticorpi neutralizzanti negli animali e anticorpi isolati hanno impedito al virus di Epstein-Barr di entrare nei linfociti B e nelle cellule epiteliali. Inoltre, i trasferimenti di anticorpi dai topi vaccinati hanno soppresso i livelli virali nei topi umanizzati esposti al virus e nessuno dei topi ha sviluppato linfomi legati al virus.

Che cos’è

La mononucleosi è una malattia infettiva che si trasmette attraverso la saliva e infatti per questo motivo è anche chiamata “malattia del bacio”. Ovviamente si trasmette anche usando bicchieri, posate o con goccioline di saliva disperse con starnuti o colpi di tosse. I sintomi sono spesso lievi: in genere un senso complessivo di malessere, astenia e stanchezza. In alcuni casi l’infezione coinvolge linfonodi, milza, fegato, cuore, polmoni e sistema nervoso centrale. La malattia ha un tempo di incubazione che varia tra 30 e 50 giorni.

Quali sono le cause?

La causa è l’infezione dal virus di Epstein-Barr. Le complicazioni – poco frequenti – possono essere più gravi della malattia in sé e includono epatite, anemia emolitica e trombocitopenia, miocardite, sindrome di Guillain-Barré, meningite, encefalite. Per limitare il rischio di contagio bisogna evitare il contatto con la saliva di chi è infetto. Il virus è eliminato attraverso la saliva per molti mesi dopo l’infezione.

Diagnosi 

La diagnosi può essere esclusivamente clinica, attraverso il riconoscimento dei segni e sintomi. Gli esami del sangue permettono di individuare la presenza degli anticorpi specifici anti-EBV. Non esistono trattamenti specifici contro la mononucleosi.



www.repubblica.it 2022-05-05 09:30:59

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