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Cresce uso di filler fai da te, possibili danni permanenti – Medicina

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(ANSA) – ROMA, 13 MAG – Economici, facili da ottenere
ordinandoli online, apparentemente semplici da eseguire con i
tutorial che si trovano sul web. Cresce il numero di donne,
soprattutto giovani, che ricorre ai filler fai da te, ma con
conseguenze spesso sottovalutate. A far luce su una moda
pericolosa è Emanuele Bartoletti, presidente della Società
Italiana di Medicina Estetica (SIME), in occasione del 43/o
congresso in corso a Roma.
   
Articoli online e post su Facebook fanno apparire questa
una pratica semplice e alla portata di tutti, ma la realtà è
diversa: “ormai da tempo – osserva Bartoletti – notiamo un
costante incremento di pazienti che vengono da noi per cercare
di riparare al danno. I rischi, per chi acquista online i kit
fai da te, sono molteplici. Con i microaghi si può, per errore,
iniettare il liquido nei vasi sanguigni, si possono toccare
terminazioni nervose. E correre ai ripari non è sempre facile o
possibile, i problemi che possono verificarsi sono, ad esempio,
necrosi, infezioni allergie, ematomi, danni estetici”.
   
No quindi al fai da te. “I medici estetici – dice ancora
Bartoletti – non si limitano, peraltro, a fare filler e
botulino, ma utilizzano tutte le terapie che sono proprie di
questa branca specialistica. L’indicazione deve essere
programmata solo dopo un check up che consente di ottenere
risultati buoni, limitando al minimo le complicanze”.
   
Tante le novità sul fronte della medicina estetica. Dal
punto di vista farmacologico una è la tossina botulinica
liquida, una formulazione diversa, già diluita e pronta all’uso,
che non va ricostituita come le precedenti, evitando così errori
di dosaggio. Una tendenza che si va consolidando è poi quella di
utilizzare, diversamente da quanto fatto in passato, una minor
quantità di prodotto, sia che si tratti di filler o altro. “I
vantaggi – conclude Bartoletti – sono quelli di ottenere un
buon risultato senza trasformare la paziente, rendendo la
procedura più economica e meno invasiva. In linea col principio
che la medicina estetica deve sempre tendere ad un risultato
‘naturale’, poco visibile”. (ANSA).
   

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