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Tumore al seno, i test genetici sono ancora poco diffusi

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Individuare tutti i portatori delle mutazioni Brca, che aumentano il rischio di diversi tumori, primi tra tutti quello al seno e all’ovaio. Un obiettivo ambizioso quanto importante, dal quale però siamo ancora lontani. A ricordarlo è l’associazione IncontraDonna Onlus, che per domani (20 maggio) ha organizzato un incontro sui test genetici presso la sede centrale Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) all’interno del progetto Pink Ring, un format che vuole stimolare il confronto tra clinici, rappresentanti di istituzioni e associazioni di pazienti. L’evento si articolerà in due diversi “round” da 60 minuti.

Come migliorare la copertura dei test

Fino al 10% dei tumori dell’ovaio e della mammella sono associati alle mutazioni dei geni Brca 1 e 2. “I test genetici vengono eseguiti presso centri specialistici individuati a livello regionale e favoriscono la prevenzione oncologica. Tuttavia, non trovano ancora una giusta diffusione e rimborsabilità a livello territoriale nel sistema-paese”, dice Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus: “Sono prioritarie una corretta anamnesi familiare da parte del medico e una maggiore divulgazione di quanto sia importante conoscere le malattie oncologiche diagnosticate nel proprio ambito familiare. Tutto ciò, a nostro avviso, potrà comportare in futuro la rilevazione di un numero ancora maggiore di portatori di mutazione, con grandi benefici in termini di cura e profilassi”.

Oncologia di prossimità

Il secondo “round” del convegno promosso da IncontraDonna Onlus vede al centro del dibattito le opportunità per l’oncologia italiana offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che stanzia oltre 7 miliardi per la Missione Sanità. “La pandemia ha tragicamente evidenziato alcune carenze rispetto alle cure di prossimità per i pazienti oncologici che, spesso, vengono lasciati senza una continuità assistenziale”, continua Bonifacino: “Gran parte dell’assistenza viene adesso rimandata agli ospedali specialistici. L’oncologia moderna deve invece passare sempre di più anche da una delega al territorio di alcuni servizi e prestazioni sanitarie”.

I progetti per cittadini e pazienti

Per aiutare i cittadini a reperire informazioni corrette, Agenas ha “aperto” il Portale della Trasparenza dei Servizi per la Salute. “In particolare, nel Trova strutture è possibile consultare, in modo semplice ed immediato, i dati del Programma Nazionale Esiti (PNE), uno strumento di valutazione elaborato dall’Agenzia a supporto di programmi di audit clinico e organizzativo”, dice Domenico Mantoan, Direttore Generale Agenas”. L’associazione rilancia anche i suoi programmi “Muoviamoci-Amiamoci” e “Dottore posso chiederle?”. Il primo, capitanato dal maestro di danza Samuel Peron, è il programma di sessioni sportive per pazienti operate al tumore al seno (danza, yoga, fitness pilates, e così via) nei parchi più belli di Roma. Il secondo, invece, prevede la diffusione di podcast su temi oncologici.



www.repubblica.it 2022-05-19 15:42:30

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