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Bambino Gesù, quasi 700 vaccinazioni Covid in campi rom di Roma – Medicina

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(ANSA) – ROMA – Da luglio 2021 ad oggi il servizio dell’Ambulatorio mobile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha effettuato quasi 700 vaccinazioni nei campi Rom di Roma. I sanitari hanno promosso la conoscenza delle norme igienico-sanitarie per il contrasto al Covid e attuato il controllo clinico dei bambini per il rientro a scuola dopo le assenze. In collaborazione con i colleghi del Sisp (Servizio di Igiene e Sanità pubblica) delle Asl di appartenenza dei campi si sono occupati del monitoraggio dei bambini e lattanti Covid positivi che hanno trascorso il periodo di isolamento al campo.

Hanno, inoltre, facilitato l’accesso ai tamponi naso-faringei gratuiti per i bambini muniti di tessera STP (Straniero temporaneamente presente, per persone di Paesi fuori dall’UE) o ENI (Europei non iscritti al SSN) per i quali non è possibile eseguire la prescrizione regionale elettronica. Da luglio 2021 l’Ospedale ha inoltre proposto il vaccino anti-Covid nei campi Rom agli adolescenti e ai giovani adulti e da gennaio 2022 ai bambini della fascia di età 5-11. Sono stati vaccinati quasi 500 tra bambini, adolescenti e giovani adulti, per un totale di circa 700 dosi di vaccino somministrate. In particolare, 90 bambini hanno già completato il ciclo vaccinale mentre, per quanto riguarda gli adolescenti, 123 hanno completato il ciclo vaccinale e 33 hanno ricevuto anche la dose booster.

È dal 2016 che gli operatori sanitari delprogetto “Nontiscordardimé”, nato dall’esperienza del Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco, sono impegnati ad offrire assistenza alle fasce più fragili. Negli ultimi due anni l’attività del progetto è stata dedicata particolarmente alla gestione dell’emergenza Covid-19 nelle realtà periferiche della città e, anche nelle fasi più critiche, l’Ambulatorio mobile dell’ospedale della Santa Sede ha raggiunto con regolarità i campi Rom di Castel Romano, Salone, Salviati, Candoni.

“Abbiamo registrato- spiega la dottoressa Rosaria Giampaolo che cura il progetto dell’Ambulatorio mobile- una buona adesione alla campagna di vaccinazione, riuscendo a vincere la diffidenza iniziale. Ha prevalso il desiderio di proteggere se stessi e i familiari e di non essere esclusi dalla partecipazione alla vita sociale”. (ANSA).
   

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