Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Tumore del polmone, approvata in Europa la prima immunoterapia per la fase precoce

31

- Advertisement -


Nei Paesi europei l’immunoterapia con atezolizumab potrà essere impiegata anche per le fasi precoci del tumore al polmone più frequente, il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), negli stadi II-III, e non solo nella fase metastatica. Si tratta la prima immunoterapia approvata come “adiuvante” in Europa per una particolare categoria di malati: l’indicazione riguarda i pazienti ad alto rischio di recidiva dopo resezione completa e chemioterapia a base di platino, con elevata espressione del marcatore PD-L1 (≥50%) e senza mutazione EGFR o ALK-positivo.

Sei indicazioni per atezolizumab nel tumore del polmone

Un’indicazione in più per il farmaco diretto contro PD-L1, la molecola che le cellule tumorali utilizzano per spegnere l’azione del sistema immunitario. Legandosi a PD-L1 l’anticorpo aiuta le nostre difese a riprendersi il loro ruolo e a combattere i tumori. Con questa, diventano sei le indicazioni del farmaco contro il carcinoma polmonare in Europa. L’immunoterapia con atezolizumab è infatti approvata per il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) in stadio esteso e in associazione a chemioterapia, e in diversi casi di carcinoma non a piccole cellule avanzato o metastatico in monoterapia o in associazione con terapie mirate e/o chemioterapie. In Italia, inoltre, l’Aifa ha appena approvato l’utilizzo di atezolizumab in monoterapia per il trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio metastatico con elevata espressione di PD-L1.

Lo studio per i pazienti in stadio precoce

L’approvazione in fase precoce come terapia adiuvante per il carcinoma non a piccole cellule arriva dopo l’analisi dei dati provenienti dallo studio di fase 3 III Impower010. Sebbene il follow-up sia ancora in corso, anche per stimare l’impatto della terapia in termini di effetti sulla sopravvivenza globale, le analisi preliminari condotte finora hanno mostrato che l’anticorpo riduce il rischio di recidiva della malattia o di morte del 57% dopo resezione completa e chemioterapia rispetto alle migliori terapie di supporto.

L’estensione per i pazienti metastatici in Italia

Dati incoraggianti per il trattamento della malattia, come ha commentato Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano: “Siamo di fronte a un duplice traguardo per i pazienti affetti da tumore al polmone non a piccole cellule. Da un parte l’approvazione europea apre la strada al trattamento della patologia in stadio precoce, con i promettenti risultati dello studio IMpower010 per il trattamento del NSCLC nel setting adiuvante, area caratterizzata attualmente da un forte bisogno terapeutico. Dall’altra, la recente approvazione di AIFA dell’estensione di indicazione per il trattamento di prima linea del carcinoma in stadio metastatico con elevata espressione di PD-L1. Questo risultato è frutto dello studio IMpower110, che ha evidenziato un miglioramento significativo del dato di sopravvivenza globale, con una diminuzione del 31% del rischio di morte e oltre il 60% dei pazienti vivi a un anno. L’esperienza clinica consolidata grazie all’uso di questa molecola anche in altre aree terapeutiche, insieme ai profili di efficacia e sicurezza, sono fattori che differenziano l’opportunità di disporre oggi di atezolizumab anche nella prima linea di trattamento”.



www.repubblica.it 2022-06-13 16:05:27

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More