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Tre agenti aggrediti in carcere a Vigevano finiscono in ospedale – Lombardia

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Uspp, violenze in aumento esponenziale

(ANSA) – MILANO, 17 GIU – Tre agenti della Polizia
penitenziaria sono stati aggrediti nel carcere di Vigevano
riportando prognosi di guarigione tra gli otto e i dieci giorni.
   
A darne notizia è Pierpaolo Minetola della Segreteria Locale
dell’Uspp (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria) di Vigevano
il quale sottolinea che “solo alcuni giorni fa, avevamo
denunciato l’aggressione di una agente di Polizia penitenziaria
nel reparto femminile della casa di reclusione: episodio che si
aggiunge ai molti altri”. L’aggressione, secondo il sindacalista
e accaduta “durante una normale attività di perquisizione
ordinaria” quando un detenuto “probabilmente infastidito di
dover rispettare alcune regole di sicurezza, si è scagliato
contro tre agenti, evidentemente inermi che hanno subito una
serie di colpi, al punto di dover ricorrere alle cure
ospedaliere”.
   
Sull’episodio interviene anche Gian Luigi Madonia, segretario
regionale dell’Uspp che evidenzia “il fallimento del sistema
custodiale e l’anticostituzionalità di molti dei nostri
penitenziari”. “Perché mi sembra fin troppo banale affermare
che se le statistiche degli eventi critici e delle aggressioni
sono in costante aumento – osserva Madonia -. ci troviamo di
fronte ad un sistema fallimentare, che non risponde alle
esigenze di sicurezza di un paese civile e neanche ai dettami
costituzionali”.
   
“Oggi il carcere, fatta qualche rarissima eccezione, non offre
nulla ai detenuti. Altro che i principi previsti dalla
Costituzione e dall’Ordinamento Penitenziario – conclude Madonia
-. Se non esistono attività non possono esserci trattamento e
rieducazione. Nel frattempo, la Polizia Penitenziaria continua a
subire aggressioni, con numeri sempre più esponenziali”. (ANSA).
   

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