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Il rapper 8blevrai debutta con ‘Immigrato’, ep e documentario – Lombardia

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‘Volevo farmi conoscere’, campionato l’Italiano di Toto Cutugno,

(ANSA) – MILANO, 13 LUG – Ha deciso di raccontarsi con un
documentario girato in Marocco durante il ramadan 8blevrai, nome
d’arte del venticinquenne Otmen Belhouari, rapper cresciuto in
provincia di Bergamo che il 15 luglio uscirà con il suo primo Ep
‘Immigrato’, dopo collaborazioni con Jake La Furia, Paky e
Rhove. Immigrato è lo stesso titolo del cortometraggio che
invece pubblicherà il 20 luglio.
   
“C’era il bisogno di farmi conoscere, e non c’era maniera
migliore del documentario” racconta. Papà arrivato in Italia da
clandestino, famiglia a Bergamo che tutti gli anni tornava in
Marocco, anni duri, senza soldi, col rischio dello sfratto. E
uno sbaglio “di cui mi sono assunto le responsabilità”, la
proposta di rubare il borsello a un passante, l’arrivo della
polizia, e il rischio del carcere che si è risolto “con una
sanzione e una lettera di scuse”. Poi 8B (come lo chiamano gli
amici) levrai, cioè il vero in francese, è tornato in Marocco e
ci è rimasto, lavorando al mercato, un anno e mezzo. Al ritorno
un ex amico gli ha spaccato in faccia una bottiglia di birra.
   
Risultato: mascella, mandibola e naso fratturati, “sei mesi con
la bocca chiusa da un cavo d’acciaio”, un “disegno di Dio che mi
ha dato un ultimo avvertimento e io ho capito il messaggio”,
lasciare brutti giri, dice nel documentario dove le sue canzoni
sono protagoniste.
   
“Nelle canzoni – spiega c’è molta autobiografia. Parlo di
me ma in modo generico, in modo che possano riconoscersi in
tanti. Come in Immigrato che può essere uno che arriva in Italia
sui barconi o un italiano che va in America”. Prodotta da Big
Fish “un mio padrino, umanamente e musicalmente” la canzone ha
anche un campionamento di L’italiano di Toto Cutugno:
“lasciatemi cantare perché ne sono fiero, lasciatemi cantare la
vita che fa un immigrato vero”
Sono in tutto sei le tracce, in cui oltre a Big Fish c’è la
collaborazione di produttori come TY1 Dj Shocca. Un altro segno
del cambio sulla scena rap: “un cambio generazionale è normale.
   
E’ successo in tutti i Paesi e finalmente succede in Italia ma
non parlo degli altri. Quello che interessa a me è fare bella
musica”. (ANSA).
   

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