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Covid, il vaccino in cerotto 11 volte più efficace della puntura

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Contro le varianti Omicron e Delta potrebbe essere più efficace il cerotto vaccinale anziché la classica puntura sul braccio. La notizia – pubblicata sulla rivista Vaccine – arriva da una ricerca condotta dall’Università del Queensland in collaborazione con la società di biotecnologia di Brisbane Vaxxas anche se per ora la sperimentazione è stata fatta soltanto sui roditori. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che il cerotto vaccinale era circa 11 volte più efficace nel combattere la variante Omicron rispetto allo stesso vaccino somministrato tramite un ago.

La sperimentazione

I ricercatori hanno condotto il test sul vaccino Hexapro, un prodotto, già in fase di sperimentazione clinica nella formulazione iniettabile, basato su una versione modificata della proteina virale Spike, che renderebbe il preparato più stabile e più a lungo. In questa sperimentazione, Hexapro è stato somministrato utilizzando la tecnologia Vaxxas per microarray ad alta densità.

Più efficace contro le varianti

I risultati hanno rilevato che il cerotto era molto più efficace nel neutralizzare le varianti di Covid-19. Nel 2021 il team di ricercatori australiano aveva già pubblicato i dati che dimostravano l’efficacia preclinica di un vaccino contro Sars-Cov-2 somministrato tramite HexaPro, un particolare tipo di cerotto progettato dall’azienda biotech Vaxxas, di Brisbane. 

La precisione del cerotto

Ma per quale motivo un cerotto riesce ad essere più efficace?  “Il cerotto che utilizza la tecnologia del microarray ad alta densità – spiega Christopher McMillan dell’Università del Queensland – è una modalità di somministrazione del vaccino che veicola con precisione il principio attivo negli strati della pelle ricchi di cellule immunitarie”. Il cerotto per microarray ad alta densità, infatti, consiste in un sottile foglio di polimero biocompatibile delle dimensioni di un centimetro quadrato, ricoperto circa 3000 piccolissime estroflessioni di 300 micrometri di lunghezza rivestite con una formulazione essiccata di vaccino a subunità proteica contro la proteina spike di Sars-cov-2.

Il cerotto raggiunge le cellule immunitarie della pelle

Quando il cerotto viene applicato sulla pelle, le estroflessioni distribuiscono il vaccino nell’epidermide e nel derma superiore, gli strati della pelle più esterni ricchi di cellule immunitarie. “Durante la nostra sperimentazione – prosegue McMillan – abbiamo scoperto che la vaccinazione tramite il cerotto era circa 11 volte più efficace nel combattere la variante Omicron rispetto allo stesso vaccino somministrato tramite un ago”.

L’efficacia anche con altri vaccini e i vantaggi del cerotto

I ricercatori hanno anche dichiarato che questi risultati non valgono soltanto per il vaccino Hexapro. “Finora – si legge nello studio – ogni tipo di vaccino che abbiamo testato attraverso il cerotto, inclusi quelli con il DNA, il virus inattivato e coniugato, produce risposte immunitarie superiori rispetto ai tradizionali metodi di vaccinazione con ago”. I cerotti, oltre ad essere più efficaci contro le varianti emergenti, sono anche molto più facili da somministrare rispetto ai classici vaccini iniettabili. Inoltre, riducono il dolore e consentono di superare la paura degli aghi. Un altro vantaggio sta nel fatto che non c’è bisogno di mantenere la catena del freddo o di risospendere in soluzione il vaccino e la possibilità di vaccinarsi in maniera autonoma.

Nuovi strumenti contro le varianti

A spingere i ricercatori del Queensland a sperimentare questa modalità di somministrazione è stata anche la constatazione del fatto che i vaccini attualmente disponibili non sono altrettanto efficaci a causa delle nuove varianti di Covid-19 che continuano ad emergere. “Questa ridotta efficacia – spiega David Muller dell’Università del Queensland – è stata evidenziata dalla variante Omicron, che contiene oltre 30 mutazioni nella proteina spike. Il gran numero di mutazioni ha dato al virus la capacità di eludere le risposte immunitarie generate dagli attuali vaccini. Tuttavia, la tecnologia dei patch ha il potenziale per offrire una nuova e più efficace arma di prevenzione in un momento in cui le nuove varianti stanno mutando rapidamente”.

 

Le potenzialità della tecnologia microarray

 

Tuttavia, i ricercatori sottolineano come sia importante ribadire che i vaccini attualmente disponibili rappresentino comunque ancora un modo efficace per combattere molte malattie gravi incluso Covid-19 contro il quale non è il momento di abbassare la guardia. Intanto, l’amministratore delegato di Vaxxas, David Hoey, ha affermato che questa è un’ulteriore prova del potenziale rivoluzionario che la piattaforma tecnologica dei ‘microarray’ potrebbe avere nell’aiutare i paesi a rispondere meglio alle emergenze sanitarie globali. “Stiamo continuando ad aumentare le nostre capacità di produzione e ad accelerare lo sviluppo dei prodotti per poter condurre studi clinici su larga scala”, ha affermato. “Stiamo costruendo il nostro primo impianto di produzione a Brisbane per supportare la transizione alla commercializzazione dei nostri candidati al vaccino basato su microarray ad alta densità, incluso il cerotto Hexapro contro Covid-19”.

 



www.repubblica.it 2022-07-28 15:01:43

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