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In vacanza quando la coppia è in crisi

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Matrimoni traballanti in estate. La crema solare distrattamente spalmata sulla schiena fa presagire un distacco emotivo. Il tempo dilatato che diventa quasi immobile durante le vacanze dovrebbe farsi abbraccio e blandire in maniera carezzevole la coppia con la sua lentezza e invece, molto spesso, diventa una minaccia.

L’aspetto tranquillizzante da sospensione dell’attività lavorativa si trasforma nell’horror vacui: il terrore del vuoto, il terrore dell’altro, del non detto e dell’incontro con sé stessi. Così, per alcune coppie traballanti la vacanza diventa il patibolo sacrificale piuttosto che il premio dopo un anno di fatiche.

Gli alibi

Creare un alibi è un’arte raffinatissima. Chi li frequenta e li adopera stabilmente sa bene che per tesserli e renderli credibili, anche a sé stessi, deve intrecciare amabilmente le proprie paure ai meccanismi di difesa della psiche, e sa anche che ogni scusa da teatrante cela profondi disagi e solchi di datata infelicità.

Quella infelicità che magicamente non svanisce a valigia ultimata o a resort finalmente conquistato. Molte coppie adoperano gli alibi per non ascoltarsi e non ascoltare i loro disagi e anche i loro bisogni. Lamentano di non trovare il tempo per fare l’amore, il tempo per accarezzarsi e stare mano nella mano e occhi negli occhi.

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Il calo del desiderio

Molto spesso in sede di prima consultazione mi raccontano di un calo del desiderio estenuante e mortificante per la loro qualità di vita, della mancanza di rapporti sessuali, di una noia mutilante, ma nonostante ciò, quando il tempo rallenta e il ticchettio dell’orologio non è più la colonna sonora della loro vita, quando sono sdraiati su un lettino con un panorama meraviglioso dinanzi ai loro occhi e un bellissimo ristorante che li aspetta per cena, il desiderio sessuale magicamente non ritorna nelle loro vite. Non diventano improvvisamente gentili e nemmeno felici.

Non c’è, o non ci dovrebbe più essere, lo stress da lavoro. Non c’è la spesa da dover fare, un genitore anziano da accudire, un figlio da accompagnare a scuola e da riprendere alla partita di pallone, la e-mail a cui rispondere, il capo da assecondare. C’è il partner presumibilmente amato, il paesaggio inebriante, il riposo anelato, il corpo e forse le emozioni residue. In vacanza, creare un alibi diventa complesso.

La lentezza, le paure e i bilanci postumi

Le vacanze, luoghi metaforici dove il tempo rallenta e la mente cede (o dovrebbe farlo) il posto al cuore e ai sensi, sono un vero amplificatore di tutto. Di felicità e di infelicità. Di desiderio e di calo del desiderio. Non ci sono più scuse per mistificare o negare i bisogni del corpo. Le coppie in vacanza vorrebbero visitare nuove terre dell’eros – o perlomeno ripercorrere quelle già conosciute – e quando questo non accade, il ritorno dalla vacanza e al quotidiano diventa il tempo del triste bilancio.

Destinazione paradiso

 Partner stabili, genitori single, separati, separandi, nuovamente ricongiunti, con i figli del primo matrimonio e del secondo, e i figli di lui che odiano la compagna di papà e osannano la mamma e viceversa, e tanto altro. Sono scenari da capogiro. Agosto diventa una sorta di cornucopia di desideri inespressi. Lei vuole andare in montagna, lui al mare ma il partner soffre il caldo e il caos. Lei desidera recuperare in intimità di coppia e ha bisogno di silenzio e di parole, di libri e di coppia. Lui ha bisogno di amici e di caos.

I genitori vorrebbero visitare le città d’arte, ma i figli desiderano andare in quel villaggio così chiassoso e così tanto affollato dove lo scorso anno si sono molto divertiti e madre e padre si sono molto annoiati. Chi fantastica una vacanza digital detox ma non può farla perché il figlio adolescente è in campeggio e scrive in continuazione e la connessione diventa una sorta di salva vita per tenere a bada l’ansia.

Chi, invece, non ama le code, i voli, lo stress da vacanza e amerebbe una gita a chilometro zero ma il partner si rilassa soltanto oltreoceano, in terre lontane dalla propria.

All’interno della stessa vacanza cercare di mettere insieme le esigenze e i desideri di tutti, e anche quelle di sé stessi, è veramente molto complicato. Le coppie traballanti e in crisi approdano alla vacanza già molto provati da quell’estenuante organizzazione e da quell’indispensabile mediazione che tenta di  assecondare i desideri di tutti. In agosto c’è una vera esplosione di coppie in crisi.

Agosto è il mese in cui le coppie si lasciano di più

Molte coppie, dopo un’ennesima vacanza che non ha soddisfatto le loro aspettative – non mi riferisco alla meta vacanziera, al cibo del resort o ad altre cose concrete, ma alla scadente qualità della loro vita emotiva e sessuale – optano per la separazione, proprio durante il mese tradizionalmente dedicato alle ferie.

La crisi di coppia c’era ovviamente anche durante l’inverno, ma gli infiniti impegni del quotidiano avevano contribuito a distrarre i partner dalle reali conflittualità perché assorbiti dal lavoro, dalle mille incombenze e cose da fare. Quando tutto si fa silenzio e anche riposo, e la fretta lascia il posto alla lentezza e al reale incontro con sé stessi e con l’altro, ecco che i disagi emergono in tutta la loro virulenza.

Gli amanti nell’armadio o nella sim

Il mese d’agosto è un mese deputato alla dimensione vacanziera, tra flirt estivi e qualche bicchiere di troppo, tra amori meteora e relazioni appassionate, tra musica e suggestivi tramonti. Ricorda il parco giochi della sessualità. Agosto è sempre stato un mese ad alto rischio di tradimento. Mese vacanziero, degli amori che infiammano e ritemprano come gli acquazzoni estivi. In realtà è un mese che porta con sé il seme della separazione. Le coppie stabili e le coppie di amanti sono le più a rischio di separazione. Agosto diventa il mese del distacco, delle separazioni, dei bilanci, degli amanti che tornano nelle loro sim (un tempo armadi).

È un abbandono transitorio, ma è pur sempre un abbandono, spesso vissuto come una lacerazione piuttosto che una separazione. Gli amanti sono coloro che solitamente accompagnano l’amato da gennaio a luglio e che vengono messi in pausa ad agosto.

Cambiano scenari ed equilibri

Le ferie rappresentano un attentato agli equilibri delle coppie altre, quelle formate da partner che si amano ma non si scelgono. Dall’amplesso da pausa pranzo alle email d’amore, dalle perenni e peccaminose connessioni al silenzio forzato e prudente.

Agosto è così: un dispensatore di verità taciute. Su una spiaggia abbiamo la coppia ufficiale e in crisi al sole, e sull’altra un amante o un’amante dal cuore lacerato, solo o infelicemente coniugato. Gli amanti incarnano la passionalità e l’empatia, la condivisione profonda di testa e di cuore, l’intensità sessuale. Abitano e concimano le più recondite fantasie erotiche, ma non prepareranno le valigie insieme a chi amano davvero.

Ad agosto cambiano gli equilibri e i meccanismi di compensazione. La coppia già in crisi da prima del tradimento e prima delle ferie estive deve fare i conti con la polvere accumulata sotto il tappeto di un matrimonio moribondo. L’amante, durante le ferie estive, verrà silenziato e ben imbavagliato dentro una sim: non potrà svolgere il suo compito di pusher di emozioni e non potrà occuparsi della manutenzione del matrimonio altrui. L’estate, inoltre, non perdona. Agisce in silenzio, stermina le coppie in crisi, i matrimoni instabili e gli amanti di lungo e di breve corso.

I cinque consigli: disconnessi e felici

Un po’ di sana disconnessione non ha mi fatto male a nessuno, soprattutto in vacanza. Da ascoltatrice privilegiata di coppie in crisi, concludo questo scritto con qualche semplice consiglio salva coppia e salva vacanza.
 

1 – Pazienza, gentilezza e qualche sorriso sparso

Molto spesso i coniugi giungono in vacanza particolarmente stressati e stanchi. Sono  tesi, nervosi, poco pazienti e scarsamente empatici, e il rischio di litigare per un nonnulla è sempre dietro l’angolo.
Mettere in pratica la gentilezza e la pazienza, ben irrorate da qualche sorriso in più, aiuta a stemperare la tensione e a godersi la vacanza.

2 – Ascolto

Molte coppie traballanti e in crisi non sono inclini all’ascolto. Sviluppano una sorta di idiosincrasia nei confronti dell’altro. Non si sopportano, non si ascoltano, non si parlano. Durante la vacanza, nel tentativo di arginare una crisi importante, con l’obiettivo di rimandare le discussioni scomode e le chiarificazioni profonde al rientro dalle vacanze, sarebbe opportuno che esercitassero la capacità d’ascolto.
Ascolto di sé stessi e del partner. Regalare al partner la sensazione di esserci, anche e soprattutto in vacanza.

3 – Parole

Le parole rappresentano un ingrediente fondamentale del legame d’amore. Quando vengono a mancare o quando si sbiadiscono e intiepidiscono diventano un chiaro campanello d’allarme da ascoltare con cura. Durante le vacanze estive, quando il tempo rallenta e tutto si fa silenzio, cercare di dialogare in maniera affettuosa e profonda con il partner potrebbe rappresentare una forma di elisir di lunga vita del legame d’amore: un tagliando affettivo ed erotico al legame.

4 – Baci

I baci non dovrebbero mai andare in vacanza e dovrebbero far parte della vacanza e della vita di tutti i giorni. Una coppia che si bacia ancora, che sosta all’interno di un abbraccio, che si emoziona dinanzi a un tramonto e all’altro, labbra nelle labbra, è una coppia che si ama ancora. È una coppia candidata alla longevità. Rispolverare il bacio e portarlo in vacanza potrebbe diventare un vero afrodisiaco.
 
5 – Gentilezze

Non si sa per quale misterioso motivo, quando due partner diventano una coppia stabile e longeva smettono di essere gentili. Si sentono tacitamente autorizzati a dare il peggio di loro stessi. Smarriscono quell’indispensabile seduzione intraconiugale a favore di una seduzione extraconiugale: diventano gentili e seduttivi nei confronti degli estranei, con i colleghi di lavoro, con gli amici, con altro rispetto al partner, e diventano scortesi e scontati con il partner presumibilmente amato.

Quindi, ricapitolando, per una vacanza da vivere all’insegna dell’empatia, dell’amore e dell’erotismo, tentare di mettere in pratica qualche piccola strategia, ove possibile, e rimandare le problematiche profonde al rientro dalle vacanze.
Per le coppie profondamente in crisi sarebbe utile comprendere le cause del disagio, e anche in questo caso, ove possibile, cercare di analizzarlo e risolverlo prima di andare in vacanza.

Valeria Randone è psicologa, specialista in sessuologia clinica a Catania e Milano. www.valeriarandone.it

 



www.repubblica.it 2022-07-28 05:30:49

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