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Che cos’è l’Escherichia Coli – la Repubblica

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Che cos’è l’Escherichia coli (E. coli)? È la specie di batterio più nota del genere Escherichia e fa parte del nostro microbiota intestinale. La maggior parte dei ceppi di E. coli sono innocui, ma alcuni ceppi invece provocano malattie intestinali di diversa gravità (con dolore addominale, vomito, diarrea con sangue) ed extra-intestinali, come infezioni del tratto urinario, peritonite, setticemia, polmonite e meningite.

Come ci si infetta

L’infezione da Escherichia coli, da acqua o cibo contaminati, soprattutto da alimenti come frutta e verdura consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta può essere più pericolosa per soggetti più fragili, come bambini piccoli e anziani o degenti in Rsa, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale chiamata sindrome emolitico uremica, che può anche essere mortale. Oltre che dall’ingestione di alimenti contaminati l’infezione può essere veicolata anche tramite il contatto da persona a persona, soprattutto quando i soggetti infetti non si lavano correttamente le mani. O bevendo acqua contaminata in laghi, stagni, fiumi e piscine. L’Escherichia coli è sensibile al calore: la cottura dei cibi permette quindi di neutralizzarlo.

Come prevenire l’infezione

Nessun farmaco è in grado di proteggere dall’infezione da Escherichia coli. Quindi bisogna mettere in atto comportamenti di prevenzione, evitando alimenti a rischio come carne non cotta a sufficienza e latte non pastorizzato, lavare accuratamente gli alimenti crudi, gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo il contatto con prodotti e carne cruda (e sempre le mani, per evitare contaminazioni crociate). Utilizzare contenitori separati per ogni alimento. Un ceppo di E. coli produce una tossina che causa brevi episodi di diarrea acquosa, la cosiddetta diarrea del viaggiatore che colpisce chi consuma acqua o cibo  in zone in cui l’acqua è contaminata e non sicura.

Gli antibiotici possono curare efficacemente le infezioni da E. coli esterne al tratto digerente e la maggior parte delle infezioni intestinali, ma non sono utilizzati per trattare le infezioni intestinali causate da un solo ceppo di questi batteri.



www.repubblica.it 2022-08-05 08:35:58

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