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Perdita di capelli e calo della libido: i nuovi sintomi del Long Covid

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Ci sono anche la perdita di libido e di capelli tra i 62 sintomi (e non 33 come indicato in precedenza dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) collegati al Covid nelle 12 settimane successive all’infezione. A individuare questi nuovi sintomi uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, condotto dagli scienziati dell’Università di Birmingham, che hanno riportato un elenco di effetti associati a Covid-19.

Il team, guidato da Shamil Haroon, ha esaminato le cartelle cliniche elettroniche di 2,4 milioni di persone nel Regno Unito, selezionando poi 486.149 pazienti che tra gennaio 2020 e aprile 2021 avevano contratto l’infezione, ma non erano stati ospedalizzati, e 1,9 milioni di persone senza alcuna indicazione di infezione da Coronavirus. I ricercatori hanno individuato tre categorie di sintomi: respiratori, cognitivi e generali.

Fiato corto, amnesia e disfunzione erettile

Tra i più comuni, gli autori riportano anosmia (perdita dell’olfatto), mancanza di fiato, dolore toracico e febbre, ma sono stati numerosi anche i casi in cui sono stati segnalati amnesia, aprassia (incapacità di eseguire movimenti familiari), incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, voce rauca e gonfiore degli arti. Alcuni di questi sintomi come la riduzione della libido, la disfunzione sessuale e la caduta dei capelli, non erano mai stati attribuiti con certezza al Long Covid prima dora. “La nostra ricerca – osserva Haroon – si aggiunge alle indagini che annoverano una serie di sintomi per il long Covid. Sappiamo che gli effetti a lungo termine possono essere molto ampi e non sempre possono essere spiegati da altri fattori di rischio, come lo stile di vita o le condizioni di salute precedenti. I sintomi che abbiamo evidenziato potrebbero aiutare i medici e le autorità sanitarie a elaborare linee guida e strategie di valutazione dei pazienti affetti da Long Covid”.

Caduta dei capelli

Ma perché il Covid-19 provoca anche la caduta dei capelli. “Quando il corpo è in uno stato di stress, può verificarsi una nuova crescita dei capelli, il che paradossalmente fa cadere quelli esistenti – spiega Shamil Haroon dell’Università di Birmingham – .Questa condizione viene chiamata telogen effluvium e non riguarda singole ciocche di capelli, ma piuttosto una perdita di capelli generalizzata”.

Considerando una serie di fattori demografici e sociologici, gli scienziati hanno scoperto che il Long Covid risultava più comune nelle donne, nei giovani, nei gruppi etnici di colore, nelle persone caratterizzate da redditi più bassi, nei fumatori e nei soggetti con obesità. “Le nostre analisi – spiega Anuradhaa Subramanian, altra firma dello studio – ci aiutano a considerare cosa potrebbe potenzialmente causare o contribuire alla manifestazione del Long Covid. Sappiamo già che alcuni tratti modificabili come il fumo e l’obesità mettono le persone a maggior rischio di varie malattie e condizioni, incluso il Long Covid”.

Il ruolo delle malattie autoimmuni

Tuttavia, anche altri fattori come il sesso biologico e l’etnia sembrano essere importanti. Per esempio, le donne hanno maggiori probabilità di soffrire di malattie autoimmuni. “Osservare nel nostro studio che le donne hanno una maggiore probabilità di soffrire di Long Covid aumenta il nostro interesse a indagare se l’autoimmunità o altre cause possano spiegare l’aumento del rischio nelle donne. Queste osservazioni aiuteranno a restringere ulteriormente il cerchio sui fattori di rischio su cui indagare e su come possiamo aiutare i pazienti”.

 

 

 



www.repubblica.it 2022-08-05 05:00:58

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