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Il medico prescrive ma i malati (quasi un terzo) non seguono la terapia

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Il medico prescrive una terapia e c’è chi non solo non la segue nella maniera corretta, ma non compra persino le medicine. A rivelarlo è uno studio dell’Università di Manitoba, in Canada, secondo cui un terzo dei pazienti non si attiene alla terapia farmacologica che gli viene indicata.

Su più di 200.000 pazienti e 91.000 prescrizioni, è stato identificato un tasso complessivo di inosservanza delle indicazioni date dai medici che spazia dal 13,7% tra chi aveva avuto una prescrizione per farmaci antidepressivi fino al 30% tra chi doveva seguire terapie antipertensive. A notare la discrepanza e a metterla sotto la lente di ingrandimento è stato il primo autore dell’articolo, Alexander G. Singer, professore associato di medicina di famiglia presso l’università canadese.

L’indagine e i risultati

I ricercatori hanno messo a confronto le prescrizioni con i dati di erogazione delle farmacie, includendo nella loro analisi 91.660 ricette scritte dal 1° aprile 2012 al 31 dicembre 2014, fornite circa a 200.000 pazienti, dai 18 anni in su.

Se il malessere si vede, allora si cura di più. Proprio così: per le condizioni sintomatiche e tangibili, dalle infezioni all’ansia, il tasso di “non aderenza” alla prescrizione era inferiore, con un’oscillazione dal 13,7 al 17,5 per cento. Per le condizioni asintomatiche (ipertensione, osteoporosi), variava invece dal 21,2 al 30%.

In questo studio, in particolare, i costi dei farmaci non hanno influito sull’attenersi o meno alla terapia prescritta in quanto i cittadini di Manitoba con un reddito basso possono beneficiare del programma provinciale Pharmacare, che fornisce una copertura farmacologica basata sul reddito familiare. Potrebbe però influire in altre zone del paese o del mondo.

Lo studio non si è soffermato  sul fattore demografico o clinico e sull’eventuale influenza sull’osservanza delle prescrizioni. L’unico dato certo è che questo fenomeno si è rivelato molto comune e spesso i medici forniscono alle persone la seconda o terza prescrizione senza aver verificato se hanno o meno preso la prima.

Il fatto di non rispettare quanto prescritto dal medico di famiglia o da qualunque altro medico è grave. Per questo sarebbe forse necessario da parte del personale sanitario impiegare un po’ più di tempo nello spiegare il perché di quel determinato farmaco, in quale modo agisce e quali disturbi previene.



www.repubblica.it 2022-08-10 11:23:39

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