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Polio, il sistema sanitario inglese vaccina i bambini da 1 a 9 anni

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La risposta del Servizio sanitario inglese Nhs – dopo che il virus della polio è stato trovato nella rete fognaria di Londra, soprattutto nella zona Nord ed Est – è stata immediata. Anche perché con i tassi di vaccinazione non particolarmente lusinghieri, soprattutto in alcune aree della capitale, e il primo caso di polio con sintomi di paralisi che arriva dagli Usa, aspettare certamente non è cosa saggia. Per questo l’Nhs ha deciso di offrire sia il richiamo che la prima vaccinazione antipolio con vaccino PV2 ai bambini da 1 a 9 anni.

 

Avranno priorità i bambini che vivono in zone dove i livelli di vaccinazione sono particolarmente bassi (Barnet, Brent, Camden, Enfield, Hackney, Haringey, Islington e Waltham Forest), sia per proteggerli dalla paralisi, sia per evitare l’ulteriore diffusione del virus. Il virus della polio di tipo 2 è stato individuato qualche mese fa negli impianti fognari di Beckton, a est di Londra, mentre altri 116 campioni del poliovirus di tipo 2 erano stati individuati in altri 19 impianti fognari a Londra tra l’8 febbraio e il 5 luglio di quest’anno, ma molti di questi campioni di acque sono stati classificati come derivanti da vaccino. Il vaccino è infatti costituito da virus inattivato, non in grado cioè di infettare.

Il segretario alla Salute britannico Steve Barclay ha confermato di “comprendere la preoccupazione delle famiglie. Voglio comunque rassicurare che non ci sono state diagnosi di poliomielite e che il rischio è complessivamente basso. I vaccini offrono la migliore protezione ai bambini e alle persone che vivono con loro, per questo motivo incoraggio le famiglie ad assicurarsi che la routine vaccinale dei propri figli sia aggiornata e di procedere al richiamo della polio quando saranno contattati dal servizio sanitario”.

I tassi di vaccinazione di Londra più bassi del paese

Globalmente il rischio di paralisi è basso perché la maggior parte dei bambini è vaccinata ma i tassi vaccinali a Londra sono più bassi rispetto al resto del paese. Jane Clegg, capo infermiera del Nhs a Londra, ha precisato che stanno già raggiungendo i genitori dei bambini che non sono stati vaccinati in modo che possano prendere rapidamente un appuntamento con il medico di medicina generale. “Chi non fosse sicuro dello status vaccinale dei propri figli può controllare il libretto apposito. L’Ukhsa (l’agenzia per la sicurezza della Salute del governo), in collaborazione con la Mhra (l’Agenzia regolatoria per farmaci e prodotti medicali) ha già aumentato il controllo sulla rete fognaria per determinare la diffusione del virus e stanno monitorando altri otto siti a Londra”. Inoltre sono già cominciati i monitoraggi anche fuori Londra.

Kathleen O’Reilly, professoressa di Statistica per le malattie infettive ed esperta in eradicazione della poliomielite alla London School of Hygiene and Tropical Medicine ha sottolineato come “la vaccinazione sia la migliore soluzione per prevenire la malattia e la la decisione della dose di richiamo è quella giusta ed è simile a quella decisa da altri paesi ad alto reddito. “Fino a quando i virus della polio non sono fermati globalmente sono a rischio tutti i paesi, per questo bisogna eradicare la polio e continuare gli sforzi globali per raggiungere questo obiettivo”.

L’ultimo caso di polio nel Regno Unito si è verificato nel 1984, a decenni dall’introduzione della vaccinazione. L’UKHSA e l’Oms stanno lavorando a stretto contatto con le istituzioni sanitarie di New York e quella israeliana per studiare eventuali relazioni tra il virus identificato a Londra e quello degli altri due paesi.



www.repubblica.it 2022-08-19 11:53:39

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