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Contrordine: l’attività fisica protegge dal Covid

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È una conferma dei benefici dell’attività fisica per la salute quella che arriva dalle pagine del British Journal of Sports Medicine, l’ennesima. Ma riguarda la relazione tra sport e Covid-19, e suona un po’ come un riscatto ripensando alle misure prese a inizio pandemia, quando furono vietati anche gli sport all’aperto, persino quelli individuali, spingendo a un boom delle attività fisiche casalinghe. Perché svolgere attività fisica aiuta a ridurre il rischio di infezione, riduce la gravità della malattia e si associa anche a un minor rischio di morte, racconta il team di ricercatori spagnoli che firma il paper.

Che l’attività fisica potesse giovare anche contro il Covid era più che ipotizzato, considerando la capacità dell’esercizio fisico di migliorare le difese immunitarie e ridurre i fattori di rischio che possono peggiorare la malattia (come obesità e diabete), ricordano gli autori. E qualche evidenza nel campo c’era. Il team spagnolo ha cercato di mettere insieme i risultati di diversi studi per pesare questa evidenza, e capire che effetto potesse avere svolgere regolarmente sport sul rischio di ammalarsi di Covid-19 e avere delle complicazioni. Per farlo i ricercatori hanno raccolto i dati provenienti da 16 studi, coprendo una popolazione di circa 1,8 milioni di persone, dalla Corea del Sud al Brasile.

I benefici maggiori con 150 min a settimana

E i risultati hanno confermato che sì, fare attività fisica protegge dal Covid, sia a livello di infezione (rischio più basso dell’11% rispetto alle persone che non svolgono attività fisica regolarmente), che di ospedalizzazione (meno 36%), malattia grave (meno 44%) e morte (meno 43%). I benefici maggiori si avevano per chi svolgeva attività fisica moderata quantificabile in circa 150 minuti a settimana o 75 minuti di attività fisica intensa. Vale a dire la stessa dose di attività fisica minima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per la popolazione adulta (l’età media delle persone incluse nella metanalisi era di 53 anni).

Il risultato è in linea con quanto osservato da altri gruppi di ricerca in materia di attività fisica e Covid-19, ma anche più in generale in materia di attività fisica e infezioni. E si spiegherebbe, scrivono gli autori, chiamando in causa appunto i benefici immunologici e la protezione da malattie come diabete e obesità date dall’attività fisica, così come dalla fitness muscolare e cardiorespiratoria, capaci nel complesso di ridurre il rischio di infezione, la gravità dei sintomi e le ospedalizzazioni, e di accorciare i tempi di recupero in caso di malattia.

 



www.repubblica.it 2022-08-24 05:00:37

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