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Malattie neurologiche, il 22 settembre si celebra la prima giornata nazionale

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“Non riesco a formulare verbalmente ciò che penso. Da cosa può dipendere?”, “L’ansia è una malattia neurologica?”, “Quali esami bisogna fare per conoscere lo stato di salute del cervello in via preventiva?”, “Le malattie neurologiche sono ereditarie?”, “Lo stress incide sulla salute del cervello?” Sono queste alcune delle centinaia di domande postate nei giorni scorsi sui canali social della Società Italiana di Neurologia (SIN) da pazienti con malattie neurologiche, familiari o persone interessate a saperne di più. Molti di loro troveranno una risposta il 22 settembre, durante la prima Giornata Nazionale della Neurologia istituita proprio da SIN. Per l’occasione, infatti, prenderà il via “Proteggi il tuo cervello, affidati al neurologo”: una campagna social che coinvolgerà 30 neurologi in tutta Italia, nata con l’obiettivo di aumentare la conoscenza sulle malattie neurologiche, fornire informazioni corrette sulle principali patologie, sui sintomi che possono essere dei campanelli d’allarme, sul ruolo del neurologo e sulle caratteristiche dei centri di cura.

Una persona su tre destinata a sviluppare una malattia neurologica

Quello delle malattie neurologiche è un universo complesso. Ne esistono centinaia e interessano il sistema nervoso, il midollo spinale e i nervi. Tra le più diffuse vi sono l’emicrania, le cefalee, l’epilessia, i disturbi del linguaggio, del movimento e del sonno, l’encefalite, l’Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica, gli ictus, la demenza. E si stima che nell’arco della propria vita una persona su tre sia destinata a sviluppare una malattia neurologica. Solo in Italia, per esempio, oltre 7 milioni di persone soffrono di emicrania, 12 milioni di disturbi del sonno e ben oltre 1,2 milioni di demenza. A questi, si aggiungono 800 mila pazienti che hanno invalidità causate da ictus – patologia che ogni anno fa registrare 180 mila nuovi casi – e 400 mila persone colpite dal Parkinson. “Considerando tutte le possibili cause di danno neurologico, da quelle della corteccia cerebrale al muscolo, la diagnosi e la cura dei disturbi del sistema nervoso è indubbiamente complessa”, spiega Alfredo Berardelli dell’Università La Sapienza di Roma e Presidente della Società Italiana di Neurologia: “Solo chi ha un’adeguata preparazione neurologica è in grado di discernere fra l’ampio ventaglio di possibili variabili diagnostiche: il ruolo del neurologo è quindi fondamentale, soprattutto in condizioni in cui, come ad esempio l’ictus, contano i minuti”.

La campagna social

Dal 22 al 30 settembre, sui canali Facebook, Instagram e Twitter di SIN saranno pubblicate le video-risposte dei neurologi ai quesiti raccolti. Chi vorrà potrà porre domande di interesse generale scrivendole nei commenti sotto i post dedicati, oppure inviando un messaggio. La giornata dedicata sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione sugli aspetti che riguardano l’organizzazione assistenziale erogata in Italia. “La metà di tutte le cause di disabilità sono di natura neurologica – sottolinea Leandro Provinciali dell’Università Politecnica delle Marche – e il carico di malattia dei pazienti neurologici è di gran lunga maggiore di quello sostenuto da chi è affetto da malattie cardiache o neoplastiche”.

Le richieste di SIN

La SIN, infatti, da tempo ha chiesto al Ministro della Salute Roberto Speranza un tavolo inter-istituzionale permanente per la riorganizzazione dei modelli di assistenza ospedaliera e territoriale, sottolineando la necessità di aumentare il numero dei neurologi e di un maggiore coordinamento dei vari livelli assistenziali che faccia perno sul paziente. “La collaborazione con le istituzioni – sottolinea il Presidente di SIN – è importante per dare una risposta adeguata ai problemi che derivano dalla diffusione delle malattie neurologiche caratterizzate da complessità clinica e frequente cronicità, rilevante soprattutto nelle patologie neurodegenerative, in costante aumento con l’invecchiamento della popolazione”.

La ricerca neurologia italiana, quinta a livello mondiale

Nella giornata nazionale dedicata a queste patologie è d’obbligo anche uno sguardo ai risultati ottenuti dagli studi scientifici condotti nel nostro paese: Scival/Elsevier, una piattaforma per l’analisi dei risultati della ricerca, indica che, per il triennio 2019-2022, la ricerca neurologica italiana si è posizionata quinta a livello mondiale, dopo USA, Cina, Germania e Gran Bretagna, con le ricerche condotte su Parkinson, Sclerosi Multipla, Epilessia, Ictus, Covid e demenze.



www.repubblica.it 2022-09-21 17:02:41

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