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Bambini obesi, in Germania li hanno fatti dimagrire usando lo smartphone

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Far perdere peso a bambini con obesità proponendo di stare davanti a uno schermo di cellulare, tablet o pc è controintuitivo: schermo significa sedentarietà, e sedentarietà è inevitabile sinonimo di sovrappeso, prima durante e dopo il Covid. Ma se sullo schermo in questione vengono riprodotti video messi a punto da endocrinologi, scienziati motori, esperti di nutrizione e psicologi, ebbene quel tempo passato davanti a un dispositivo digitale può far dimagrire.

Un format digitale

Che le cose possono andare così lo dimostra un programma di telemedicina video-based per il trattamento dell’obesità infantile messo a punto da ricercatori tedeschi di Hannover i cui risultati sono stati presentati al 60° Congresso della ESPE, la Società europea di endocrinologia pediatrica, che si è da poco concluso Roma. L’indagine rappresenta un ampliamento di uno studio  pubblicato dagli stessi autori sul Journal of Pediatric Endocrinology and Metabolism a maggio 2022 che descriveva i risultati ottenuti trasformando, per via delle restrizioni dovute al Covid, un programma per adolescenti con obesità di tipo tradizionale (visite, incontri educativi settimanali, eccetera) in un format educativo di telemedicina video-based.

Sfide vinte…dai bambini

Nel progetto sono stati coinvolti 108 bambini e adolescenti tra gli 8 e i 17 anni con obesità che per 12 mesi hanno preso parte a distanza a seminari educativi e workshop sulle scelte alimentari, sulla cucina e il controllo delle porzioni di cibo, a sessioni sul mangiare emotivo o sulle conseguenze dell’obesità sulla salute e anche a sessioni di cucina dal vivo.

A metà del programma, genitori e figli si sono sfidati in un quiz che è servito per valutare il livello di conoscenza degli argomenti affrontati nei corso dei sei mesi precedenti (la sfida è stata vinta dai figli, dicono gli autori). Una newsletter settimanale ha fornito ai ragazzi e alle famiglie suggerimenti e aggiornamenti di attualità.

Dopo un anno il risultato è stato che i bambini e gli adolescenti non solo hanno perso peso, ma hanno anche migliorato la salute metabolica e regolato il comportamento alimentare, ottenendo benefici in termini di qualità della vita e di salute sul breve e sul lungo periodo.

I valori scendono, il comportamento alimentare migliora

Più in dettaglio i partecipanti hanno migliorato la salute metabolica in termini di indice di massa corporea, livelli di colesterolo, trigliceridi e grassi nel sangue, e hanno sperimentato un abbassamento dell’HOMA, l’indice che valuta l’insulino-resistenza. Sono stati in grado di fare scelte alimentari migliori: hanno ridotto la quantità di cibo e il numero dei pasti, che è sceso da 7,2 a 4,1 al giorno. Hanno aumentato significativamente l’assunzione di frutta e verdura e sensibilmente diminuito dolci, snack e bevande analcoliche. Infine, la qualità della vita degli adolescenti è aumentata in modo sostanziale, raggiungendo i livelli del periodo pre-pandemia, dicono gli autori.

Un’epidemia di oggi, e anche di domani

Con 124 milioni di bambini e adolescenti obesi nel mondo, l’obesità infantile ha le dimensioni di un’epidemia, le cui ricadute tra l’altro, vanno ben al di là del presente. Il 40% dei bambini con obesità potrebbe diventare obeso, e l’80% degli adolescenti con obesità saranno probabilmente adulti obesi, con l’obesità che aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, patologie cardiache e diverse forme di tumore. L’obesità infantile è dunque una sfida che dobbiamo imparare a vincere.

Confermare i risultati e andare oltre il covid

“Riuscire a trattare l’obesità infantile è una sfida impegnativa – ha detto Felix Reschke, endocrinologo dell’ospedale pediatrico Auf Der Bilt di Hannover, co-autore dello studio – ma abbiamo dimostrato che gli adolescenti con obesità preesistente possono essere aiutati con un’attività di training video-based. I partecipanti al progetto sono migliorati nelle loro scelte dietetiche, nel controllo dell’appetito e nelle dimensioni delle porzioni di cibo, migliorando così la loro salute metabolica e la qualità della vita”.

Ripetere lo studio anche sui piccoli

“Questi dati – ha aggiunto Reschke – sono stati ottenuti su un piccolo gruppo in un singolo centro, quindi devono essere ripetuti su gruppi più grandi”, inoltre bisognerà capire se lo stesso successo si può raggiungere anche al di fuori delle restrizioni dovute alla pandemia. In futuro gli autori hanno intenzione di testare il programma di formazione video-based con i genitori di bambini in sovrappeso della scuola materna, per capire se lo stesso schema può aiutare a prevenire lo sviluppo dell’obesità, attraverso un intervento educativo precoce.

Un sottile confine

“I nostri risultati ci dicono che questo approccio può essere un modello efficace ed economico per il trattamento dell’obesità nei giovani: elimina la necessità di un regolare contatto in presenza, che può essere di particolare utilità per chi ha difficoltà a partecipare agli incontri. Anche se – ha aggiunto Reschke –  dobbiamo fare attenzione a non aumentare inutilmente la quantità di tempo trascorso dai bambini e dagli adolescenti davanti a schermi. Potrebbe essere un confine sottile, ma stando ai nostri dati vale la pena tentare”.

L’Italia è uno dei paesi europei con la prevalenza più alta di obesità infantile: i bambini italiani con obesità sono il 9,4% del totale e quelli in sovrappeso circa il 20%, siamo quarti dopo Cipro, Spagna e Grecia.

 



www.repubblica.it 2022-09-25 05:27:13

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