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La salute mentale non è un taboo, a Roma un murales sulla metro C – Sanità

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Tasselli di ceramica colorata uniti a rappresentare un uccello libero di volare. Per lanciare il messaggio che la salute mentale non deve essere un taboo. Così il mosaico Metroromens accoglierà chi arriva alla Fermata di Torre Maura della Metropolitana Linea C. A realizzalo, i pazienti del centro diurno La Fabbrica dei sogni della Asl Roma 2. La sua inaugurazione, che ha visto come madrina d’accezione l’attrice Cinzia Leone, ha dato il via al festival RO.MENS, settimana dedicata alla Salute Mentale.
    Il mosaico a colori di 8 metri di lunghezza e 1,60 metri di altezza è stato realizzato con la tecnica trincadia, utilizzando mattonelle di ceramica riciclata. L’opera collettiva vuole rappresentare la complessità di riunire insieme idee, emozioni, persone, esperienze per ricercare nuove armonie. E’, infatti, il frutto di un percorso svolto all’interno del Centro Diurno Riabilitativo ‘La Fabbrica dei Sogni’, che prevede attività didattico-laboratoriali e avviamento al lavoro, attraverso corsi di informatica, archeologia, fotografia, sartoria, eco-design e mosaico.
    L’evento, ideato in collaborazione con Atac, apre il Festival della Salute Mentale RO.Mens (www.salutementale.net) che si svolgerà dal 26 settembre al 2 ottobre. Promosso dal Dipartimento di Salute Mentale della Asl Roma 2, la più grande Asl d’Italia con un bacino di utenza di circa 1.300.000 abitanti, il festival punta a combattere i pregiudizi e favorire l’inclusione di chi soffre di disturbi mentali.
    “Questo murales spiega Erica Battaglia, presidente della Commissione Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro del Campidoglio – non è solo un lavoro stupendo che impreziosisce un ‘non luogo’ come una stazione della metropolitana, ma è anche un messaggio forte di ricomposizione, quando tutto va in pezzi, che riguarda ogni giorno la nostra vita. La salute mentale riguarda migliaia di famiglie romane: il mosaico è quel lavoro di cura che ci restituisce la pazienza e la costanza di ricostruirsi e ritrovarsi in un disegno nuovo”. 
   

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