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Radioterapia e ricostruzione mammaria: cosa c’è da sapere

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La radioterapia danneggia il silicone delle protesi mammarie? Va fatta prima o dopo la ricostruzione mammaria? Come cambia il risultato estetico e quale tipo di ricostruzione sarebbe più indicato? Sono alcune delle domande che le pazienti con un tumore al seno si pongono più di frequente. E che le chirurghe plastico-ricostruttive del progetto DonnaxDonna hanno raccolto nella nuova guida 2022 “La ricostruzione mammaria e la radioterapia“, scaricabile da oggi dal sito dell’Associazione Beautiful After Breast Cancer.

La radioterapia e la ricostruzione mammaria

La radioterapia è uno dei pilastri della cura del cancro al seno e attualmente viene eseguita in circa il 30% delle pazienti con mastectomia e ricostruzione immediata. “Nei casi di mastectomie ricostruite nello stesso intervento, con o senza l’uso si protesi, la radioterapia può indurre problemi di lieve e media entità, i più frequenti e trattabili sia chirurgicamente che con terapie di supporto, come il lipofilling e i massaggi”, spiega Marzia Salgarello, Professore Associato di chirurgia plastica all’Università Cattolica del Sacro Cuore – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma, comitato promotore Donna X Donna. “Ci sono poi complicanze più severe, seppure più rare, difficilmente risolvibili se non operando nuovamente la paziente. Una stretta collaborazione tra chirurghi e oncologi radioterapisti delle Breast Unit permette la scelta della metodica più indicata per ogni singola paziente per ridurre il rischio complicanze da radio ed, eventualmente, trattarle”.

Le complicanze

L’incidenza delle complicanze della ricostruzione – riportano le esperte – è del 11,2% nella ricostruzione con lembi, del 12,6% della ricostruzione immediata con protesi e del 19,5% nella ricostruzione in due step (prima con espansori e poi con protesi). “In caso di radioterapia post-ricostruzione, le percentuali salgono al 15% con l’uso dei lembi, al 18% con protesi e al 36,8% con espansore”, aggiunge Elisabetta Bonzano, dipartimento di radioterapia oncologica alla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Università di Pavia e membro comitato promotore Donna X Donna. In generale, poi, rimandare la ricostruzione in un momento successivo alla radioterapia aumenta il rischio di complicanze: “Il posizionamento dell’espansore dopo radioterapia non è in genere raccomandato, a causa dell’eccessivo tasso di complicanze che vanno dal 30% al 50% secondo studi recenti”, precisa Bonzano.

19 ottobre, Bra Day 2022

Proprio alla consapevolezza sulla ricostruzione mammaria è dedicata una giornata all’interno del mese contro il cancro al seno. Per l’occasione, il 19 ottobre, la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPRE) organizza un grande evento informativo online, al quale partecipano molti centri di senologia di tutta Italia con i loro specialisti e tante pazienti che daranno la loro testimonianza. L’evento, dal titolo “La protagonista sei tu”, è gratuito e avrà luogo dalle 10.30 alle 13.30 dalla sede di Padova, collegando tutti i centri di senologia che partecipano all’iniziativa, da Torino a Palermo, da Genova a Bologna e Roma (qui il link per liscriversi).

Eva Kant per DonnaxDonna

La guida di quest’anno ha una copertine speciale: un disegno originale di Eva Kant donato dalla casa editrice di Diabolik, Astorina, con una dedica. “Eva Kant è nata sessant’anni fa dalla fantasia di due donne che non esitarono a usare il fumetto per veicolare al loro pubblico femminile messaggi di riscatto, di rivalsa, di tutela. Angela e Luciana (Giussani, ndr.) vorrebbero certo che Eva continuasse a farlo”.



www.repubblica.it 2022-10-14 17:58:53

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